Quelli delle Audi, non chiamateli semplicemente fari - alVolante.it

2023-02-15 16:05:25 By : Mr. Kevin Guo

ILLUMINOTECNICA, OLTRE L’ILLUMINAZIONE - L’ Audi si prepara a inserire (o evolvere ulteriormente) nelle sue automobili sorgenti luminose a LED, OLED e microspecchi in grado di comunicare oltre che illuminare. La “digitalizzazione” della luce non solo aumenta la visibilità, ma è importante anche nella definizione del design e permette di aggiunge funzionalità importanti che possono aumentare la sicurezza non solo della vettura ma anche quella degli altri utenti della strada. 

I LED DIGITAL MATRIX E IL CAR-TO-X - I sofisticati gruppi ottici LED Digital Matrix, per esempio, riescono a implementare la “luce di corsia” e la “luce di orientamento”. La prima è una sorta di “tappeto luminoso” che rischiara la corsia di marcia e si rivela molto utile, per esempio, nelle strettoie, in prossimità dei cantieri e in qualunque situazione nella quale il numero delle corsie cambia. Nella marcia in autostrada, quando si effettua un cambio di traiettoria, la luce di corsia illumina entrambe le corsie interessate dalla manovra, mentre la luce di orientamento mostra la posizione della vettura rispetto alla corsia stessa. In questa situazione i proiettori LED Digital Matrix proiettano sull’asfalto una luce lampeggiante dal lato nel quale si cambia direzione, evidenziando, anche agli occhi degli altri utenti della strada, il cambio di traiettoria che l’automobile si appresta a compiere. Un’altra funzione possibile è la proiezione, sulla strada davanti all’automobile, di un simbolo di avvertimento della durata di tre secondi che evidenzia avvisi d’incidente o veicolo in panne ricevuto tramite il collegamento Car-to-X e condivisi tramite il provider di servizi di navigazione HERE.

I MICROSPECCHI CHE MODELLANO LA LUCE - I proiettori LED Digital Matrix, portati al debutto dall’Audi e-tron Sportback ed estesi all’Audi A8, adottano la tecnologia DMD (Digital Micromirror Device), impiegata anche per i videoproiettori digitali. Il loro cuore è un chip ibrido elettronico-meccanico dotato di 1,3 milioni di microspecchi che si muovono sotto l’azione di un campo elettrostatico fino a 5.000 volte al secondo. Le posizioni sono due: la luce della sorgente LED può essere proiettata sulla strada oppure catturata da un assorbitore così da creare zone d’ombra. Per capire come si possano generare immagini qualsiasi con sole due posizioni dei microspecchi si può pensare a un tubo per innaffiare dal quale esce acqua. Se muoviamo velocemente l'estremità da destra a sinistra sul terreno si formerà una traccia a forma a ventaglio piuttosto larga ma non molto lunga: il terreno ha “fatto la media” delle posizioni delle varie gocce così come i nostri occhi mediano i singoli fotogrammi della pellicola cinematografica dando la percezione di un’immagine in movimento. Se il movimento fosse dall'alto in basso e viceversa la traccia sul terreno sarebbe invece lunga e stretta.

ILLUMINIAMO I PEDONI - Sostituiamo l’acqua con la luce: nel primo caso avremo un fascio ampio, adatto per la guida a bassa velocità su strade ricche di curve mentre il secondo esempio descrive una luce a lunga portata adatta per l'autostrada. Usando moltissimi microspecchi avremo “getti” di luce piccolissimi che potranno creare non soltanto fasci luminosi di forma varia ma persino simboli, ad esempio proiettando una freccia direzionale o un segnale di STOP. Se il sistema rileva la presenza di un pedone, il fascio luminoso lo evidenzia, riducendo il rischio che le persone sul ciglio della strada non vengano viste. Sono possibili anche usi più “disimpegnati” quali le animazioni dinamiche Leaving Home e Coming Home, proiettabili su un muro o sulla strada e selezionando quella preferita tramite il controller MMI di Audi.

A TUTTO OLED - L’Audi rivendica di essere stato il primo costruttore a introdurre, nel 2020, luci posteriori in tecnologia OLED in un modello di grande serie quale l'Audi Q5 dopo averle già usata, 4 anni prima, nella sportiva Audi TT RS. Le luci posteriori della Q5 sono suddivise in 3 aree ognuna delle quali conta 6 segmenti che possono creare una firma luminosa inconfondibile. L’uso di elementi OLED (Organic Light-Emitting Diode) dà contrasto elevato, luce omogenea e minimizza la distanza tra i vari segmenti. La nuova Audi Q5 offre la possibilità di scegliere, dal configuratore, fra tre differenti motivi luminosi dei gruppi ottici posteriori e a ognuna di queste firme luminose sono dedicate specifiche animazioni Coming Home e Leaving Home. La nuova Audi A8 model year 2023 permette persino di scegliere fra tre firme luminose (quattro per la S8) per i gruppi ottici posteriori OLED direttamente dal sistema MMI. Questi OLED si attivano in automatico, a vettura ferma, nel caso veicoli o pedoni/ciclisti si avvicinino a meno di due metri. I sensori di parcheggio percepiscono il movimento e fanno accendere tutti i segmenti per evidenziare la presenza della vettura. La gamma delle funzioni dei gruppi ottici posteriori OLED comprende anche gli indicatori di direzione dinamici e le animazioni Coming Home e Leaving Home specifiche per ciascuna firma luminosa.

LUCI CHE COMUNICANO - La versatilità degli elementi OLED (non avendo bisogno di retroilluminazione, a differenza degli LCD, possono essere sottilissimi) sta spingendo l'Audi a sperimentare OLED “flessibili” nel senso che il loro sottili pannelli di supporto possono avere forme qualsiasi. L’Audi sta pensando a pannelli di carrozzeria, adiacenti i gruppi ottici, che possono illuminarsi funzionando come “superfici di dialogo” per comunicare con le altre auto, ciclisti e pedoni. La terza luce di stop, per esempio, può trasformarsi in un pannello a tutta larghezza che può visualizzare la scritta “quattro” nella zona superiore del lunotto, come avverrà presto in una SUV sviluppata per il mercato orientale. L’Audi mira a una progressiva estensione di questo highlight all’intera gamma, perfezionato per visualizzare molti messaggi diversi. Ulteriori sviluppi vedranno i gruppi ottici posteriori OLED diventare interattivi: se una vettura Audi rilevasse la presenza di ghiaccio segnalerà il pericolo mediante le luci posteriori, consentendo agli altri utenti della strada di adeguare velocità e distanza.

“GAMIFICHIAMO” LE ATTESE - L’Audi pensa, sempre nell’ottica della sicurezza, alla proiezione degli indicatori di direzione: 3 simboli visualizzati sull’asfalto, nella zona anteriore e posteriore dell’auto, avviseranno gli altri utenti della strada di un imminente cambio di corsia o di una svolta. Le Audi A6 e Audi A6 Avant e-tron concept offrono poi un’anticipazione della gamification permessa dai proiettori LED Digital Matrix: le animazioni sono così dettagliate da riuscire a proiettare, su una parete a o al suolo, videogiochi sviluppati appositamente. Si pensa già a una futura integrazione di altri contenuti realizzati dagli specialisti internazionali del gaming. La casa tedesca ci tiene poi a sottolineare che la durata dei gruppi ottici OLED è molto lunga, dato che essi sono progettati in funzione delle esigenze del settore automotive. Ricordiamo che i primi TV e display - parliamo di moti anni fa - avevano problemi di assorbimento dell’umidità ma questi elementi sono insensibili agli sbalzi termici e sono incapsulati in maniera ermetica. Questo fa sì che gli OLED Audi abbiano un orizzonte di durata sensibilmente superiore al life cycle di qualsiasi vettura.

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