Guida alla F1 2023 - Guide - Motorsport

2023-02-15 16:10:48 By : Ms. Jena Chen

•COSI’ NEL 2022 Il 73° mondiale della storia della Formula 1 è stato ben più combattuto di quel che i freddi numeri raccontano. A dispetto delle 15 vittorie su 22 GP – record di sempre -, dei 146 punti di vantaggio sull’immediato rivale e un titolo conseguito con quattro gare di anticipo, Max Verstappen (Red Bull) si è dovuto sudare la corona iridata. Nella prima parte di stagione la velocissima Ferrari SF-75 ha infatti dato più di un grattacapo all’asso olandese, che dopo tre gran premi si trovava a 46 punti di ritardo da Leclerc, prima che la Rossa incontrasse difficoltà in termini di affidabilità e strategie e che i piloti incappassero in qualche errore di guida. La Mercedes – relegata a terza forza – ha dovuto invece fare i conti con un progetto sbagliato, quello della W13, del quale è faticosamente venuta parzialmente a capo verso fine campionato, riuscendo a mettere a referto un solo successo, a Interlagos. A dispetto dei propositi della vigilia, la rivoluzione regolamentare non ha regalato più team vincenti – solo Red Bull, Ferrari e Mercedes – e sul podio si sono visti solamente piloti di quattro team: agli alfieri delle tre scuderie di vertice si è aggiunto il solo Norris, su McLaren, terzo a Imola. Come in ogni mondiale di Formula 1 non sono mancate le polemiche e le mosse politiche dietro le quinte. I casi più importanti sono stati quello del porpoising – sul quale la FIA ha agito con una direttiva tecnica a stagione in corso – e quello del budget cap, con la Red Bull sanzionata per aver superato il tetto di spesa nel 2021 (7 milioni di multa e 10% in meno del tempo dedicato ai test aerodinamici). Classifica Piloti: 1° Max Verstappen (Red Bull) 454, 2° Charles Leclerc (Ferrari) 308, 3° Sergio Perez (Red Bull) 305, 4° George Russell (Mercedes) 275, 5° Carlos Sainz (Ferrari) 246, 6° Lewis Hamilton (Mercedes) 240, 7° Lando Norris (McLaren) 122, 8° Esteban Ocon (Alpine) 92, 9° Fernando Alonso (Alpine) 81, 10° Valtteri Bottas (Alfa Romeo) 49, 11° Sebastian Vettel (Aston Martin) 37, 12° Daniel Ricciardo (McLaren) 37, 13° Kevin Magnussen (Haas) 25, 14° Pierre Gasly (AlphaTauri) 23, 15° Lance Stroll (Aston Martin) 18, 16° Mick Schumacher (Haas) 12, 17° Yuki Tsunoda (AlphaTauri) 12, 18° Guanyu Zhou (Alfa Romeo) 6, 19° Alexander Albon (Williams) 4, 20° Nicholas Latifi (Williams) 2, 21° Nyck de Vries (Williams) 2, 22° Nico Hülkenberg (Aston Martin) 0. Classifica Costruttori: 1° Red Bull 759, 2° Ferrari 554, 3° Mercedes 515, 4° Alpine 173, 5° McLaren 159, 6° Alfa Romeo 55, 7° Aston Martin 55, 8° Haas 37, 9° AlphaTauri 35, 10° Williams 8.

•COSA CAMBIA NEL REGOLAMENTO La Formula 1 si compone di tre regolamenti, quello sportivo, quello tecnico e quello finanziario. Le polemiche nate dai sobbalzi eccessivi in rettilineo delle monoposto hanno spinto la Federazione ad intervenire con decisione a livello aerodinamico, per arginare il più possibile il fenomeno del porpoising: la chiglia, ossia il punto di minima altezza del diffusore posteriore, verrà rialzata di 10 mm; il rialzo del bordo esterno del fondo aumenterà di 15 mm la sua altezza da terra. Nell’area del sottoscocca la FIA adotterà criteri più severi sulla flessione del bordo esterno, che verrà monitorata con una scansione laser: il fondo non potrà deflettersi più di 8 mm sotto una spinta verticale di 600 N per lato, l’equivalente di circa 60 kg, distribuiti lungo sei punti situati dai 20 ai 30 cm più all’esterno rispetto ai test 2022. Un’altra novità riguarderà lo skid block, l’asse piatto in resina che corre longitudinalmente al di sotto delle monoposto: si ridurranno da 6 a 4 il numero di fori per la misurazione del suo spessore a fine gara. La Federazione ha poi deciso di aumentare di un terzo le dimensioni degli specchietti retrovisori. Il peso minimo delle vetture passerà da 798 a 796 kg, con quello della power unit portato a 151 kg dai 150 precedenti. La temperatura minima della benzina è stata fissata a 10°C in meno rispetto alla temperatura ambiente, oppure 10°C assoluti, opzione quest’ultima non preventivata a inizio 2022. L’incidente patito a Silverstone da Zhou (Alfa Romeo) ha spinto poi ad una revisione del roll-hoop, la struttura anti-ribaltamento posta al di sopra dell’Halo e non potrà avere più la forma a lama, ma adotterà geometrie più estese e ben definite. Sarà rinforzato e sottoposto a test di resistenza più severi, tra cui l’applicazione di un carico orizzontale in avanti di 49 kN, prossimo dunque alle 5 tonnellate. Il 2023 sarà la prima volta in assoluto in cui lo sviluppo delle power unit ibride sarà interamente congelato rispetto al campionato precedente e non soltanto a stagione in corso, con i motoristi obbligati a utilizzare la medesima specifica del 2022. Modificare camere di combustione, pistoni, angoli valvole, turbocompressore e impianto ibrido per spremere ulteriori cavalli non sarà più permesso e l’architettura delle PU resterà in gran parte congelata. Non mancano tuttavia alcune opportunità di intervento secondarie, strettamente regolamentate ma comunque utili per andare alla ricerca di guadagni marginali (per risolvere problemi di affidabilità e libertà di azione sull’aspetto software di controllo delle power unit). Per quanto concerne il DRS – ovvero l’ala mobile attivabile all’inizio del terzo giro, se a meno di 1″ da chi precede, per favorire i sorpassi – si testerà nelle gare Sprint l’anticipo del suo utilizzo già a partire dal secondo passaggio sul traguardo (o dopo la ripartenza da Safety Car). Il tetto di spesa delle scuderie (budget cap) infine è stato fissato a 155 milioni per la stagione 2023 e non comprende i costi di marketing, gli stipendi dei piloti e delle figure di rilievo del team.

•TEAM E PILOTI ORACLE RED BULL RACING Red Bull RB19 – Honda RBPT

Il team di proprietà dell’omonima azienda di bevande energetiche nel 2022 ha dovuto dire addio al patron Dietrich Mateschitz, e ha potuto dedicare a lui i due titoli mondiali – piloti e costruttori – vinti lo scorso campionato. La scuderia è ormai una presenza fissa nell’élite della Formula 1, categoria nella quale ha fatto il suo ingresso nel 2005. Il nuovo uomo di riferimento dell’area sportiva dell’azienda sarà Oliver Mintzlaff, ma la triade a capo del progetto F1 è ovviamente confermatissima: il team principal britannico Christian Horner, il consigliere austriaco Helmut Marko e il supervisore tecnico Adrian Newey. Il caso budget cap non ha scalfito per nulla la determinazione degli uomini Red Bull, sebbene saranno tangibili le limitazioni in galleria del vento e al simulatore CFD: il sistema ad handicap studiato dalla Federazione, associato alla penalizzazione per lo sforamento del tetto di spesa – permetterà loro l’utilizzo del 63% del coefficiente C delle decurtazioni aerodinamiche, contro il 75% della Ferrari e l’80% della Mercedes. Sono 427 i GP a cui ha partecipato la Red Bull, con 92 vittorie e 81 pole position, che hanno portato a 6 mondiali piloti (4 con Sebastian Vettel e 2 con Max Verstappen) e 5 costruttori. L’albero genealogico del team anglo-austriaco affonda le radici nell’esperienza Jaguar (2000-2004) e prima ancora in quella della Stewart Grand Prix (1997-1999). 1 MAX VERSTAPPEN – 25 anni – nato ad Hasselt (Belgio) il 30/9/1997, di nazionalità olandese. Scadenza contratto nel 2028. Campione del mondo 2021 e 2022. Carriera: 2015 Toro Rosso 12° (49 punti), 2016 Toro Rosso/Red Bull 5° (204 punti, 1 vittoria, 1 gpv, 7 podi), 2017 Red Bull 6° (168 punti, 2 vittorie, 1 gpv, 4 podi), 2018 Red Bull 4° (249 punti, 2 vittorie, 2 gpv, 11 podi), 2019 Red Bull 3° (278 punti, 3 vittorie, 2 pole, 3 gpv, 9 podi), 2020 Red Bull 3° (214 punti, 2 vittorie, 1 pole, 3 gpv, 11 podi), 2021 Red Bull 1° (395,5 punti, 10 vittorie, 10 pole, 6 gpv, 18 podi), 2022 Red Bull 1° (454 punti, 15 vittorie, 7 pole, 5 gpv, 17 podi). ⇒ 163 GP, 35 vittorie, 20 pole, 21 gpv, 77 podi, 2011,5 punti. Ha impressionato per velocità e visione di gara Max Verstappen nella stagione del suo secondo titolo mondiale, dopo quello conseguito nel 2021. Limiti gli eccessi giovanili grazie all’esperienza di otto stagioni complete in F1 ad appena 25 anni, l’olandese si è trasformato in un pilota con ben pochi punti deboli, capace di tirar fuori costantemente il meglio dalla propria monoposto. Il record di 15 successi su 22 gare e il mondiale vinto con quattro gare di anticipano regalano la diapositiva di un dominio che non è stato con chiarezza tale, soprattutto nella prima parte di campionato. Con il numero 1 sul musetto, forte di un contratto con scadenza 2028 e di un legame solidissimo con la Red Bull, Verstappen è sicuramente l’uomo da battere nel 2023. 11 SERGIO PEREZ – 33 anni – nato a Guadalajara (Messico) il 26/1/1990. Scadenza contratto nel 2024. Carriera: 2007 campione F3 britannica, 2011 Sauber 16° (14 punti), 2012 Sauber 10° (66 punti, 1 gpv, 3 podi), 2013 McLaren 11° (49 punti, 1 gpv), 2014 Force India 10° (59 punti, 1 gpv, 1 podio), 2015 Force India 9° (78 punti, 1 podio), 2016 Force India 7° (101 punti, 2 podi), 2017 Force India 7° (100 punti, 1 gpv), 2018 Force India/Racing Point 8° (62 punti, 1 podio), 2019 Racing Point 10° (52 punti), 2020 Racing Point 4° (125 punti, 1 vittoria, 2 podi), 2021 Red Bull 4° (190 punti, 1 vittoria, 2 gpv, 5 podi), 2021 Red Bull 3° (305 punti, 2 vittorie, 1 pole, 3 gpv, 11 podi). ⇒ 235 GP, 4 vittorie, 1 pole, 9 gpv, 26 podi, 1201 punti. Il ruolo di compagno di squadra di Max Verstappen sarebbe difficoltoso per chiunque, e Sergio Perez ha compiuto innegabilmente un passo avanti rispetto alla stagione precedente in termini di continuità, ma è ancora distante anni luce dal più talentuoso compagno di squadra. Nelle sue mani la Red Bull è al livello della Ferrari, e infatti il messicano è giunto terzo in campionato alle spalle di Charles Leclerc, mancando l’obiettivo che gli aveva fissato la scuderia per il finale di stagione. Le due vittorie arrivate a Monaco e Singapore gli hanno garantito il rinnovo biennale di contratto, ma quanto accaduto in Brasile, con le frasi rabbiose rivolte alla stampa verso Verstappen che non gli aveva lasciato strada – “Gli ho fatto vincere due mondiali” – potrebbero lasciare qualche strascico a lungo termine. Il ritorno di Daniel Ricciardo come terzo pilota gli lascia comunque dormire sonni tranquilli, secondo quanto dichiarato da Horner e Marko. Altri piloti: LIAM LAWSON – 20 anni – nato a Hastings (Nuova Zelanda) il 11/2/2000. DANIEL RICCIARDO – 33 anni – nato a Perth (Australia) il 1/7/1989. Vincitore F3 britannica nel 2009. 232 GP in F1, 8 vittorie, 3 pole, 16 gpv, 32 podi, 1311 punti.

La scuderia più prestigiosa della storia della Formula 1 si presenta ai nastri di partenza del mondiale 2023 con rinnovate ambizioni di vittoria. Dopo aver messo in pista una macchina decisamente competitiva, che ha perso la strada dello sviluppo tecnico durante la stagione, la Ferrari è più determinata che mai a lottare per il titolo, contro le scuderie dominatrici dell’ultimo decennio, la Mercedes e la Red Bull. Il presidente John Elkann e l’amministratore delegato Benedetto Vigna hanno avvallato il cambiamento al vertice della Gestione Sportiva, accogliendo le dimissioni di Mattia Binotto e sostituendolo, nel ruolo di team principal e general manager, con Frederic Vasseur. Il transalpino, con esperienze precedenti in Renault e Alfa Romeo Sauber, e nel mondo dell’automobilismo, è chiamato a riportare i titoli iridati a Maranello (l’ultimo piloti risale al 2007 con Kimi Raikkonen e l’ultimo costruttori nel 2008). Confermata la piena fiducia nella coppia di piloti composta da Charles Leclerc e Carlos Sainz, capaci di conquistare vittorie e pole nel 2022: anche a loro è chiesto un ulteriore passo avanti per lottare per il mondiale. I numeri della Rossa parlano da soli: unica scuderia partecipante alle 73 stagioni di Formula 1 (1950-2022), ha corso 1052 GP, vincendone 242, conquistando 242 pole position. Il team che porta orgogliosamente il tricolore italiano negli autodromi di tutto il mondo può vantare 15 titoli piloti (con Alberto Ascari, Juan Manuel Fangio, Mike Hawthorn, Phil Hill, John Surtees, Niki Lauda, Jody Scheckter, Michael Schumacher e Kimi Raikkonen) e 16 costruttori. 16 CHARLES LECLERC – 25 anni – nato a Monaco (Monte Carlo) il 16/10/1997. Scadenza contratto nel 2024. Carriera: 2016 campione GP3, 2017 campione F2, 2018 Sauber 13° (39 punti), 2019 Ferrari 4° (264 punti, 2 vittorie, 7 pole, 4 gpv, 10 podi), 2020 Ferrari 8° (98 punti, 2 podi), 2021 Ferrari 7° (159 punti, 2 pole, 1 podio), 2022 Ferrari 2° (308 punti, 9 pole, 3 gpv, 11 podi). ⇒ 102 GP, 5 vittorie, 18 pole, 7 gpv, 24 podi, 868 punti. Un fulmine sul giro secco, costante in gara, Charles Leclerc è sicuramente tra i migliori piloti della Formula 1. Il monegasco non dovrà lasciare nulla di intentato se vorrà contendere il titolo mondiale a Max Verstappen, limando quegli errori che di tanto in tanto ancora commette, come accaduto nel 2022 a Imola e in Francia. Ma il talento è cristallino e a certificarlo ci sono le 9 pole position raccolte nella scorsa stagione: quando ha la macchina giusta tra le mani, Leclerc è pressoché imbattibile. La Ferrari crede in lui e il rapporto con Frederic Vasseur – con cui ha esordito in Sauber nel 2018 in F1 – potrà dargli ulteriore serenità in vista di quella che potrebbe essere un campionato chiave per la sua carriera. 55 CARLOS SAINZ – 28 anni – nato a Madrid (Spagna) il 1/9/1994. Scadenza contratto nel 2024. Carriera: 2011 campione Formula Renault 2.0 NEC, 2014 campione Formula V8 3.5, 2015 Toro Rosso 15° (18 punti), 2016 Toro Rosso 12° (46 punti), 2017 Toro Rosso/Renault 9° (54 punti), 2018 Renault 10° (53 punti), 2019 McLaren 6° (96 punti, 1 podio), 2020 McLaren 6° (105 punti, 1 gpv, 1 podio), 2021 Ferrari 5° (164,5 punti, 4 podi), 2022 Ferrari 5° (246 punti, 1 vittorie, 3 pole, 2 gpv, 9 podi). ⇒ 162 GP, 1 vittoria, 3 pole, 3 gpv, 15 podi, 782,5 punti. Carlos Sainz ha finalmente rotto il tabù della prima vittoria – arrivata a Silverstone – e quello della prima pole – ne ha messe a segno 3 -, ma non è riuscito a migliorare la quinta posizione in classifica conquistata già nel 2021. Lo spagnolo può salvare tanto dall’ultima stagione, ad esempio la reazione di carattere alle difficoltà incontrate a inizio anno e l’adattamento sempre migliore alla SF-71 che l’ha portato ad essere spesso in lotta per la pole position al sabato. Sainz ha confermato le sue doti di uomo squadra capace di instaurare un rapporto positivo con il team e il suo compagno di squadra, ricevendo in cambio un prolungamento biennale che lo vedrà a Maranello per altre due stagioni. Anche a lui manca l’ultimo passo, quello di essere un vero e proprio contendente al titolo. Altri piloti: ANTONIO GIOVINAZZI – 29 anni – nato a Martina Franca (Italia) il 14/12/1993. 62 GP in F1, 21 punti. ROBERT SHWARTZMAN – 23 anni – nato a San Pietroburgo (Russia) il 16/9/1999, vincitore della F3 nel 2019.

MERCEDES AMG PETRONAS FORMULA ONE TEAM Mercedes W14

Dopo otto anni di sostanziale dominio nell’era ibrida (otto titoli costruttori e sette piloti), la Mercedes è stata riportata con i piedi per terra dalla rivoluzione aerodinamica 2022. Una sola vittoria, una pole position e il terzo posto nel mondiale sono un bottino davvero magro per gli uomini di Toto Wolff, che sono più determinati che mai a correggere gli errori del progetto W13 e a tornare a lottare per il titolo nel 2023. In generale il bilancio del rientro della Mercedes in Formula 1 è ampiamente positivo e la scelta del 2009 di acquisire la Brawn GP è stata una decisione vincente. La proprietà del team è equamente divisa tra Daimler AG, Toto Wolff e lo sponsor britannico Ineos, attivo nel settore chimico. Lewis Hamilton ha trascorso la prima stagione in carriera senza vittorie e al suo fianco si è trovato un pilota costante e veloce come George Russell, che ha ripagato l’investimento fatto dalle Frecce d’Argento su di lui sin dall’Academy vincendo la gara in Brasile e arrivando davanti al ben più blasonato compagno di squadra nel mondiale. Il team è tedesco, ma ha la sua base nel Regno Unito, tra la fabbrica di Brackley e quella motoristica di Brixworth. In F1 la Mercedes da costruttore può vantare la bellezza di 9 titoli piloti (con Juan Manuel Fangio, Lewis Hamilton e Nico Rosberg) e 8 costruttori in 15 stagioni disputate, con 125 vittorie e 136 pole position in appena 271 GP corsi (considerando ovviamente anche il 1954 e 1955). L’albero genealogico del team oggi Mercedes lascia spazio a sorprese: l’azienda di Stoccarda ha infatti comprato l’attività dalla Brawn GP nel 2010, che a sua volta aveva acquistato le strutture Honda nel 2008, precedentemente appartenute alla Bar tra il 1999 al 2005, e prima ancora alla storica Tyrrell (attiva in F1 dal 1970 al 1998). 63 GEORGE RUSSELL – 25 anni – nato a King’s Lynn (Regno Unito) il 15/2/1998. Scadenza del contratto 2023. Carriera: 2017 campione GP3, 2018 campione F2, 2019 Williams 20° (0 punti), 2020 Williams/Mercedes 18° (3 punti, 1 gpv), 2021 Williams 15° (16 punti, 1 podio), 2022 Mercedes 4° (275 punti, 1 vittoria, 1 pole, 4 gpv, 8 podi) ⇒ 82 GP, 1 vittoria, 1 pole, 5 gpv, 9 podi, 294 punti. Dopo l’antipasto del Bahrain 2020, nel quale ha sostituito Hamilton alla guida della Mercedes W11, George Russell è stato chiamato la scorsa stagione ad affiancare una leggenda vivente come Lewis Hamilton. Il giovane pilota inglese, in un campionato indubbiamente complesso per le Frecce d’Argento, è riuscito a ben figurare, precedendo in classifica il ben più titolato compagno di squadra e regalando alla Mercedes una pole in Ungheria e una vittoria in Brasile, le prime della sua carriera. Indubbiamente veloce in qualifica, costante e solido in gara e poco incline agli errori, Russell ha tutte le carte in regola per diventare un contendente per il titolo. Sarà interessante vedere inoltre come si svilupperà il duello interno con Hamilton – di cui aspira a diventare l’erede: George ha un mostrato un valore specifico chiaramente superiore a quello di Bottas. Non ha ancora fatto i conti con la pressione del dover vincere per forza, l’ultimo gradino – il più ripido – da salire per diventare una stella di prima grandezza. 44 LEWIS HAMILTON – 38 anni – nato a Stevenage (Regno Unito) il 7/1/1985. Scadenza del contratto 2023. Campione del mondo 2008, 2014, 2015, 2017, 2018, 2019, 2020. Carriera: 2003 campione Formula Renault 2.0, 2005 campione F3 Euro Series, 2006 campione GP2, 2007 McLaren 2° (109 punti, 4 vittorie, 6 pole, 2 gpv, 12 podi), 2008 McLaren 1° (98 punti, 5 vittorie, 7 pole, 1 gpv, 10 podi), 2009 McLaren 5° (49 punti, 2 vittorie, 4 pole, 5 podi), 2010 McLaren 4° (240 punti, 3 vittorie, 1 pole, 5 gpv, 9 podi), 2011 McLaren 5° (227 punti, 3 vittorie, 1 pole, 3 gpv, 6 podi), 2012 McLaren 4° (190 punti, 4 vittorie, 7 pole, 1 gpv, 7 podi), 2013 Mercedes 4° (189 punti, 1 vittorie, 5 pole, 1 gpv, 5 podi), 2014 Mercedes 1° (384 punti, 11 vittorie, 7 pole, 7 gpv, 16 podi), 2015 Mercedes 1° (381 punti, 10 vittorie, 11 pole, 8 gpv, 17 podi), 2016 Mercedes 2° (380 punti, 10 vittorie, 12 pole, 3 gpv, 17 podi), 2017 Mercedes 1° (363 punti, 9 vittorie, 11 pole, 7 gpv, 13 podi), 2018 Mercedes 1° (408 punti, 11 vittorie, 11 pole, 3 gpv, 17 podi), 2019 Mercedes 1° (413 punti, 11 vittorie, 5 pole, 6 gpv, 17 podi), 2020 Mercedes 1° (347 punti, 11 vittorie, 10 pole, 6 gpv, 14 podi), 2021 Mercedes 2° (387 punti, 8 vittorie, 5 pole, 6 gpv, 17 podi), 2022 Mercedes 6° (240 punti, 2 gpv, 9 podi). ⇒ 310 GP, 103 vittorie, 103 pole, 61 gpv, 191 podi, 4405,5 punti. Per la prima volta nella sua lunga carriera, Lewis Hamilton ha affrontato una stagione in Formula 1 senza la gioia né di un successo, né di una pole position. Partito con i fantasmi di Abu Dhabi 2021 ancora ben presenti nei suoi pensieri, il campione inglese ha dovuto fare i conti con una Mercedes W13 bizzosa e saltellante, che ha trasformato la sua prima parte di stagione in un calvario sportivo. Hamilton si è messo a disposizione degli esperimenti di assetto della squadra, ricavandone sì gratitudine da parte di Wolff e degli ingegneri, ma anche un divario che non è più riuscito a colmare nei confronti del giovane compagno di squadra George Russell. Il sette volte campione del mondo avrà fame di rivincita, ma negli ultimi 30 anni un solo pilota ha vinto la corona iridata con più di 35 primavere sulle spalle (Damon Hill, 1996, a 36 anni): sta alla Mercedes mettergli a disposizione la macchina adatta a lottare per il titolo. Infine il capitolo contratto. La sensazione è che tanto dipenderà dall’andamento di questa annata, Sir Lewis ha lanciato sinora segnali contraddittori, perché se da una parte ha lasciato intendere di voler rinnovare con le Frecce d’Argento, dall’altra non ha fatto mistero del fascino dell’idea da lasciare da campione del mondo. Altri piloti: MICK SCHUMACHER – 23 anni – nato a Vufflens-le-Château (Svizzera), il 22/3/1999, di nazionalità tedesca. 43 GP in F1, 12 punti. Vincitore F3 Europea nel 2018, vincitore F2 nel 2020.

ALPINE F1 TEAM Alpine A523

Il quarto posto tra i costruttori ottenuto dal team francese – dopo tre quinti consecutivi – ha parzialmente soddisfatto Alpine, emersa con chiarezza come la macchina più veloce alle spalle delle tre big (Red Bull, Ferrari e Mercedes). Il divario dal vertice è però ancora troppo ampio, come testimoniato dagli zero podi raccolti nella scorsa stagione e i guai di affidabilità – patiti perlopiù sulla vettura di Alonso – indicano che a Enstone c’è ancora ampio spazio per miglioramenti. Ha fatto poi molto discutere la gestione dei piloti, dato che la scuderia di proprietà della Renault è riuscita a farsi scappare nel giro di una settimana il talento di Oscar Piastri e la grande esperienza di Fernando Alonso, temporeggiando troppo con entrambi e ritrovandosi poi con il più classico dei cerini in mano. A sostituire il campione spagnolo sarà quindi Pierre Gasly, che con il compagno-rivale Esteban Ocon formerà una vera e propria nazionale francese delle due ruote. La base motoristica del team resta a Viry-Chatillon, il team principal è il confermato Otmar Szafnauer. Per la Renault è la terza partecipazione in Formula 1, dopo i periodi 1977-1985 e 2002-2011: i transalpini sono infatti rientrati nel 2016, assumendo il nome di Alpine nel 2021. Considerando l’intera parabola in F1 della Renault come team, si possono annoverare 444 GP disputati, con 36 vittorie e 51 pole position. 2 i titoli mondiali piloti (con Fernando Alonso) e costruttori. Le radici della scuderia che ha cambiato proprietà e denominazione diverse volte sono: Toleman (1981-1985), Benetton (1986-2001), Renault (2002-2011), Lotus (2012-2015), Renault (2016-2020), Alpine (2021). 31 ESTEBAN OCON – 26 anni – nato a Evreux (Francia) il 17/9/1996. Scadenza contratto nel 2024. Carriera: 2014 campione F3 europea, 2015 campione GP3, 2016 Manor 23° (0 punti), 2017 Force India 8° (87 punti), 2018 Force India 12° (49 punti), 2020 Renault 12° (62 punti, 1 podio), 2021 Alpine 11° (74 punti, 1 vittoria, 1 podio), 2022 Alpine 8° (92 punti). ⇒ 111 GP, 1 vittoria, 2 podi, 272 punti. Miglior piazzamento in qualifica: 3°. Il più giovane francese a esordire e conquistare punti in F1 non poteva che trovare il suo sbocco naturale in un team tutto transalpino come l’Alpine. La sua seconda stagione in squadra ha confermato le ottime impressioni di quella d’esordio: il pilota è solido e maturo, costante e redditizio. Dettaglio da non trascurare: è stato l’unico compagno di squadra di Fernando Alonso a sommare più punti dello spagnolo nelle stagioni insieme. Saputosi reinventare uscendo dall’Academy Mercedes, le prospettive di carriera di Ocon sembrano legate a doppio filo al progetto Alpine: da questo punto di vista sarà interessante capire come sarà il clima nel team con il mai amato rivale Pierre Gasly. 10 PIERRE GASLY – 26 anni – nato a Rouen (Francia) il 7/2/1996. Contratto pluriennale.  Carriera: 2013 campione Eurocup Formula Renault 2.0, 2016 campione GP2, 2017 Toro Rosso 21° (0 punti), 2018 Toro Rosso 15° (29 punti), 2019 Red Bull/Toro Rosso 7° (95 punti, 2 gpv, 1 podio), 2020 Alpha Tauri 10° (75 punti, 1 vittoria, 1 podio), 2021 Alpha Tauri 9° (110 punti, 1 gpv, 1 podio), 2022 Alpha Tauri 14° (23 punti). ⇒ 108 GP, 1 vittoria, 3 podi, 3 gpv, 332 punti. Miglior piazzamento in qualifica: 2°. Dopo un deludente 2022 (più per demeriti dell’Alpha Tauri che suoi), Pierre Gasly ha deciso di tagliare definitivamente il cordone ombelicale con la Red Bull, scegliendo di essere il successore di Alonso in Alpine. Le speranze di rientrare nel team ufficiale, dopo il rinnovo biennale di Sergio Perez, gli avevano praticamente azzerato le già esigue speranze di riscattarsi al fianco di Verstappen dopo il disastroso inizio di 2019. Mattone dopo mattone Gasly ha cercato di ricostruire la propria carriera, con l’incredibile vittoria di Monza 2020 come biglietto da visita. L’Alpine ha così scommesso sulla sua fame di rivincita, ora sta a lui dimostrare di essere un pilota di vertice, a partire dal duello interno con Esteban Ocon. Altri piloti: JACK DOOHAN – 19 anni – nato a Gold Coast (Australia) il 20/1/2003.

McLAREN FORMULA 1 TEAM McLaren MCL60 – Mercedes

La storica scuderia britannica fondata da Bruce McLaren, con sede a Woking, è attiva in Formula 1 dal lontano 1966. Attualmente la maggioranza azionaria del gruppo è nelle mani del fondo Mumtalakat del Bahrain e dell’americana MSP Sports Capital, investitori di alto profilo che hanno grandi progetti per il team. Il 2022 non è stato l’anno che si augurava l’amministratore delegato Zak Brown, che si è visto scavalcare dall’Alpine nella classifica costruttori e non si è visto il passo sperato verso le tre scuderie di riferimento. In più si è dovuto registrare l’addio del team principal Andreas Seidl, che ha preferito il progetto Sauber-Audi, lasciando la squadra nelle mani di Andrea Stella, da anni risorsa interna del team, promosso a capo del muretto. La McLaren è inoltre consapevole del divario tecnologico che la separa dai migliori e attende con impazienza la messa in funzione della nuova galleria del vento, che dovrebbe dare lo slancio definitivo alla squadra a partire dal 2025. Lando Norris sarà ancora una volta la stella del team, mentre Daniel Ricciardo – mai competitivo lo scorso anno – ha lasciato spazio ad Oscar Piastri, strappato all’Alpine dopo un lungo braccio di ferro legale. Le statistiche in F1 della McLaren sono quelle di una squadra che ha fatto la storia di questo sport: 12 titoli piloti (con figure iconiche come Fittipaldi, Hunt, Lauda, Prost, Senna, Hakkinen, Hamilton) e 8 costruttori, 924 GP disputati con 183 vittorie e 156 pole position. 81 OSCAR PIASTRI– 21 anni – nato a Melbourne (Australia) il 6/4/2001. Scadenza contratto 2024. Carriera: 2019 Campione Formula Renault Eurocup, 2020 Campione F3, 2021 Campione F2. Vederlo mordere il freno in panchina nel 2022 da pilota di riserva Alpine è stato sicuramente un delitto sportivo, per il giovane di gran lunga più promettente rimasto fuori dalla griglia di partenza e con un palmares di tutto rispetto che l’ha visto vincere gli ultimi tre campionati che ha disputato, senza patire il salto di categoria in F3 e F2. Talento, velocità e mentalità: l’australiano ha tutto per diventare uno dei volti noti del Circus nelle prossime stagioni. La McLaren ha fatto carte false pur di averlo al fianco di Lando Norris, incluso pagare una buonuscita a Daniel Ricciardo e andare in tribunale contro l’Alpine, per riconoscere la validità del suo contratto. Non entrerà in Formula 1 dalle ultime file dello schieramento: sta a lui trasformare le promesse in solide realtà. 4 LANDO NORRIS – 23 anni – nato a Bristol (Regno Unito) il 13/11/1999. Scadenza contratto nel 2025.  Carriera: 2015 campione Formula MSA, 2016 campione Eurocup Formula Renault 2.0, Formula Renault 2.0 NEC, Formula Toyota, 2017 campione F3 Europea, 2019 McLaren 11° (49 punti), 2020 McLaren 9° (97 punti, 2 gpv, 1 podio), 2021 McLaren 6° (160 punti, 1 pole, 1 gpv, 4 podi), 2022 McLaren 7° (122 punti, 2 gpv, 1 podio). ⇒ 82 GP, 1 pole, 5 gpv, 6 podi, 428 punti. Miglior piazzamento in gara: 2°. Nella deludente stagione della McLaren, l’unica luce è arrivata dalle prestazioni di Lando Norris, unico pilota extra Red Bull, Ferrari e Mercedes a riuscire a salire sul podio, con il terzo posto di Imola. Il campionato del giovane britannico si può riassumere in un dato: 122-37 nei confronti di Daniel Ricciardo, costretto dalla batosta subita a riciclarsi da terzo pilota in Red Bull. Veloce in prova, consistente e solido in gara, Norris ha quasi tutto per diventare un volto noto del podio degli anni futuri: gli manca infatti la macchina giusta per fare l’ultimo passo avanti. L’inglese ha scommesso sulla McLaren, legandosi a Woking con un contratto che lo vedrà per altre tre stagioni indossare l’orange papaya. Dovrà guardarsi le spalle dall’arrembante Oscar Piastri: la coppia di piloti più giovane della griglia di partenza promette scintille. Altri piloti: ALEX PALOU – 25 anni – nato a Sant Antoni de Villamajor (Spagna) il 1/4/1997. Campione IndyCar nel 2021.

ALFA ROMEO F1 TEAM STAKE Alfa Romeo C43 – Ferrari

Oggi si chiama Alfa Romeo (il marchio italiano fa da title sponsor), nel 2026 sarà Audi F1: questo prevede l’evoluzione del progetto avviato da Peter Sauber ormai 30 anni fa. Dopo averci provato con la BMW (a cui venne ceduta l’attività tra il 2006 e il 2010), ora la scuderia svizzera con sede a Hinwil può guardare al futuro con serenità, avendo alle spalle un gigante del motorismo come Volkswagen. L’attuale proprietario, la Longbow Finance SA, che fa riferimento allo svedese Finn Rausing – milionario che ha lanciato nel mondo l’azienda Tetra Pak – cederà gradualmente le proprie quote azionarie a Ingolstadt, avviando così il progetto che vedrà la luce con la nuova generazione di power unit. Nel frattempo non può che far ben sperare l’arrivo, come amministratore delegato, di Andreas Seidl che con i tedeschi era stato grande protagonista nel WEC con la Porsche. Sarà lui a pianificare l’esordio di Audi in F1, cercando di ben figurare in queste stagioni di transizione. Nello scorso campionato il team è arrivato sesto tra i costruttori, miglior risultato dal 2012. Ha salutato Frederic Vasseur, attratto dalle sirene Ferrari, al suo posto come rappresentante della scuderia ci sarà l’italiano Alessandro Alunni Bravi, già presente in squadra come managing director. I GP disputati – come Sauber – sono 474 (escluso il periodo BMW), senza mai la gioia di una pole position, né di un successo. L’Alfa Romeo – presente come costruttore nei periodi 1950-1951 e 1979-1985 – invece può vantare 10 vittorie e 12 pole in F1. 77 VALTTERI BOTTAS – 33 anni – nato a Nastola (Finlandia) il 28/8/1989. Scadenza contratto: 2024. Carriera: 2008 campione Formula Renault Eurocup, 2011 campione GP3, 2013 Williams 17° (4 punti), 2014 Williams 4° (186 punti, 1 gpv, 6 podi), 2015 Williams 5° (136 punti, 2 podi), 2016 Williams 8° (85 punti, 1 podio), 2017 Mercedes 3° (305 punti, 3 vittorie, 4 pole, 2 gpv, 13 podi), 2018 Mercedes 5° (247 punti, 2 pole, 7 gpv, 8 podi), 2019 Mercedes 2° (326 punti, 4 vittorie, 5 pole, 3 gpv, 15 podi), 2020 Mercedes 2° (223 punti, 2 vittorie, 5 pole, 2 gpv, 11 podi), 2021 Mercedes 3° (226 punti, 1 vittoria, 4 pole, 4 gpv, 11 podi), 2022 Alfa Romeo 10° (49 punti). ⇒ 200 GP, 10 vittorie, 20 pole, 19 gpv, 67 podi, 1787 punti. Quello visto in Alfa Romeo è sicuramente un Bottas più solare e aperto rispetto al quinquennio in Mercedes, che ha saputo guidare il team nella prima parte di 2022, prima di patire le difficoltà di sviluppo degli uomini Sauber. Il finlandese ha ottenuto un quinto posto a Imola e un sesto in Bahrain e a Barcellona, segno che con la macchina giusta può portare a casa ottimi risultati. La convivenza con l’esordiente Guanyu Zhou non ha creato problemi e il finlandese può essere un buon punto di partenza per la lotta di centro-gruppo, come possono testimoniare le 20 pole position conquistate in carriera, che lo issano al 14esimo posto nella classifica di tutti i tempi, davanti a leggende del calibro di Mario Andretti, Jackie Stewart, Stirling Moss e James Hunt e al pari di Damon Hill e Max Verstappen. 24 GUANYU ZHOU – 23 anni – nato a Shanghai (Cina) il 30/5/1999. Scadenza contratto: 2023. Carriera: 2021 campione Formula 3 Asia, 2022 Alfa Romeo 18° (6 punti, 1 gpv). ⇒ 22 GP, 1 gpv, 6 punti. Miglior piazzamento in qualifica: 9°. Miglior piazzamento in gara: 8°. Primo rappresentante della Cina sulla griglia di partenza della categoria regina dell’automobilismo, nell’anno del debutto Zhou ha dimostrato di essere un buon pilota, capace di essere più veloce di Bottas in qualifica in ben 8 occasioni. Deve perfezionare il rendimento in gara, ma il team ha fiducia in lui, tanto da riconfermarlo senza troppi dubbi per la prossima stagione. A Silverstone è stato protagonista di uno spaventoso incidente in partenza, dal quale è uscito miracolosamente illeso nonostante sia collassato il roll-hoop, la struttura designata ad assorbire gli impatti sopra la testa del pilota. Altri piloti: THEO POURCHAIRE – 19 anni – nato a Grassa (Francia) il 20/8/2003. Campione F4 francese junior nel 2018 e della F4 tedesca nel 2019.

ASTON MARTIN ARAMCO COGNIZANT FORMULA ONE TEAM Aston Martin AMR23 – Mercedes

Senza troppi giri di parole, con il misero settimo posto ottenuto nei costruttori, l’Aston Martin è una delle grandi delusioni del 2022. Gli investimenti del patron Lawrence Stroll – magnate canadese della moda che ha rilevato il team nel 2019 con un gruppo di imprenditori – ha ben altri piani per la scuderia, come testimonia la nuova fabbrica di Silverstone costata oltre 200 milioni di sterline. Il marchio è prestigioso, gli sponsor sono di primo livello: manca la macchina giusta per lottare nei piani alti. Dopo due stagioni e un solo podio ottenuto, Sebastian Vettel ha deciso di appendere il casco al chiodo e per sostituirlo è stato scelto un altro campione del mondo: Fernando Alonso. Corteggiato da diverso tempo da Stroll senior, il due volte iridato ha abbracciato con entusiasmo il progetto Aston Martin, firmando un contratto pluriennale a dispetto delle 41 primavere recitate dalla sua carta d’identità. Confermato il team principal americano Otmar Szafnauer. L’Aston Martin è stata già presente in F1 per alcuni GP nel 1959 e nel 1960, e può dunque vantare un totale di 49 gare disputate con il 2° posto di Baku 2021 di Vettel come miglior risultato. Ma l’albero genealogico del team affonda le radici nella Jordan (1991-2005), nella Midland (2006), nella Spyker (2007), Force India (2008-2018) e Racing Point (2019-2020). 18 LANCE STROLL – 24 anni – nato a Montreal (Canada) il 29/10/1998. Scadenza contratto sconosciuta. Carriera: 2014 campione F4 italiana, 2015 campione Toyota Racing Series, 2016 campione F3 europea, 2017 Williams 12° (40 punti, 1 podio), 2018 Williams 18° (6 punti), 2019 Racing Point 15° (21 punti), 2020 Racing Point 11° (75 punti, 1 pole, 2 podi), 2021 Aston Martin 13° (34 punti), 2022 Aston Martin 15° (18 punti). ⇒ 122 GP, 1 pole, 3 podi, 194 punti. Miglior piazzamento in gara: 3°. Figlio di Lawrence, proprietario del team, Stroll ha avuto la strada spianata per approdare in Formula 1 appena 18 enne, al volante della Williams. Ma negli anni ha saputo pian piano costruirsi una propria reputazione nel Circus, dimostrando di non essere solamente un pilota pagante. Dal confronto interno di due anni con il quattro volte campione del mondo Sebastian Vettel non è uscito troppo ammaccato (52 punti contro gli 80 del tedesco), sebbene lo scorso anno è sembrato essere un po’ plafonato nel percorso di crescita mostrato nelle stagioni precedenti. Fernando Alonso sarà un altro bel banco di prova per il canadese, che in questi sei campionati nella massima serie dell’automobilismo si è segnalato soprattutto per una spiccata sensibilità sul bagnato. 14 FERNANDO ALONSO – 41 anni – nato a Oviedo (Spagna) il 29/7/1981. Campione del mondo 2005, 2006. Contratto pluriennale. Carriera: 2001 Minardi 23° (0 punti), 2003 Renault 6° (55 punti, 1 vittoria, 2 pole, 1 gpv, 4 podi), 2004 Renault 4° (59 punti, 1 pole, 4 podi), 2005 Renault 1° (133 punti, 7 vittorie, 6 pole, 2 gpv, 15 podi), 2006 Renault 1° (134 punti, 7 vittorie, 6 pole, 5 gpv, 14 podi), 2007 McLaren 3° (109 punti, 4 vittorie, 2 pole, 3 gpv, 12 podi), 2008  Renault 5° (61 punti, 2 vittorie, 3 podi), 2009 Renault 9° (26 punti, 1 pole, 2 gpv, 1 podio), 2010 Ferrari 2° (252 punti, 5 vittorie, 2 pole, 5 gpv, 10 podi), 2011 Ferrari 4° (257 punti, 1 vittoria, 1 gpv, 10 podi), 2012 Ferrari 2° (278 punti, 3 vittorie, 2 pole, 13 podi), 2013 Ferrari 2° (242 punti, 2 vittorie, 2 gpv, 9 podi), 2014 Ferrari 6° (161 punti, 2 podi), 2015 McLaren 17° (11 punti), 2016 McLaren 10° (54 punti, 1 gpv), 2017 McLaren 15° (17 punti, 1 gpv), 2018 McLaren 11° (50 punti), 2018/2019 campione WEC, 2021 Alpine 10° (81 punti, 1 podio), 2022 Alpine 9° (81 punti). ⇒ 356 GP, 32 vittorie, 22 pole, 23 gpv, 98 podi, 2061 punti. Il più esperto pilota in pista, nonché tra i più iconici rappresentanti della Formula 1 degli ultimi vent’anni, Fernando Alonso lo scorso anno è diventato il pilota con il maggior numero di GP disputati nella storia, sopravanzando Kimi Raikkonen. Il due volte campione del mondo di Oviedo non ha la minima intenzione di mollare il volante, nonostante i 41 anni, e si è lanciato con l’entusiasmo di un ragazzino nell’avventura Aston Martin, sposando il team britannico con un contratto pluriennale. Nel 2022 ha mostrato velocità, grinta e talento, ma anche un’abbondante dose di sfortuna con tanti guasti tecnici sulla sua Alpine. Ma la prima fila ottenuta in Canada e la seconda in Belgio (terzo in griglia) testimoniano che Alonso è ancora un pilota di primo piano capace di lottare per le posizioni che contano. Meriterebbe di chiudere in bellezza una carriera di altissimo profilo – che l’ha visto trionfare nel WEC e partecipare alla 500 Miglia di Indianapolis e persino lla Dakar -, che in Formula 1 gli ha regalato sì due mondiali, ma probabilmente un pizzico in meno i quel che avrebbe meritato il suo talento e la sua determinazione. Altri piloti: FELIPE DRUGOVICH – 22 anni – nato a Maringà (Brasile) il 23/5/2000. Campione MRF Challenge Formula 2000 nel 2017-18, campione Euroformula Open 2018, campione F3 spagnola 2018, campione Formula 2 2022. 

MONEYGRAM HAAS F1 TEAM Haas VF-23 – Ferrari

In Formula 1 dal 2016, la scuderia americana Haas (con sede satellite a Banbury, in Inghilterra) sta vivendo un periodo di grande popolarità. La serie televisiva Drive to Survive di Netflix ha acceso i riflettori sulla squadra e sul suo team principal, l’italiano Gunther Steiner, diventato una delle figure più iconiche del paddock. Gene Haas – il presidente, a capo dell’omonima azienda attiva nel campo dell’automazione – ha subito cavalcato l’onda, siglando un accordo pluriennale con lo sponsor MoneyGram, leader mondiale dei pagamenti in digitale, che darà nuova linfa ai progetti della squadra. Nello scorso campionato è balzata agli onori delle cronache sportive per la sua prima pole position (ottenuta in Brasile da Magnussen) e per la decisione di appiedare Mick Schumacher dopo i diversi incidenti della prima parte di campionato. Al suo posto è stato ripescato l’esperto Nico Hulkenberg, la cui ultima stagione nel Circus è datata 2019, per la coppia di piloti più anziana della griglia. L’ottavo posto tra i costruttori dello scorso anno è un buon risultato, se paragonato agli zero punti della stagione precedente. 144 le gare disputate dalla Haas nella sua storia, con un quarto posto come miglior piazzamento in gara e una sola pole position. Il 2018 resta la migliore annata della scuderia con base a Kannapolis, in North Carolina, con la quinta posizione tra i costruttori e 93 punti. 20 KEVIN MAGNUSSEN – 30 anni – nato a Roskilde (Danimarca) il 5/10/1992. Scadenza contratto: pluriennale. Carriera: 2008 campione Formula Ford danese, 2013 Formula Renault 3.5, 2014 McLaren 11° (55 punti, 1 podio), 2015 McLaren NC, 2016 Renault 16° (7 punti), 2017 Haas 14° (19 punti), 2018 Haas 9° (56 punti, 1 gpv), 2019 Haas 16° (20 punti, 1 gpv), 2020 Haas 20° (1 punto), 2022 Haas 13° (25 punti, 1 pole). ⇒ 141 GP, 1 pole, 2 gpv, 1 podio, 183 punti. Miglior risultato in gara: 2°. Kevin Magnussen ha sfruttato al massimo la chiamata a sorpresa ricevuta dalla Haas poco prima dell’inizio del mondiale di Formula 1, per l’esclusione di Nikita Mazepin dopo l’inizio del conflitto ucraino. Dopo l’anno trascorso in America nell’IMSA, il danese non ha perso la sua velocità, mostrandosi il punto di riferimento del team sin dalle primissime gare, mostrandosi pilota abile a concretizzare al massimo il lavoro della squadra. Sei gli arrivi in zona punti, la copertina della stagione di Magnussen è chiaramente la pole position ottenuta in Brasile, che gli ha regalato nuova popolarità, dopo il secondo posto ottenuto nella gara d’esordio in F1 con la McLaren nel 2014. 27 NICO HULKENBERG – 35 anni – nato ad Emmerich am Rhein (Germania) il 19/8/1987. Scadenza contratto: 2023. Carriera: 2005 Campione Formula BMW ADAC, 2008 Campione F3 Euro Series, 2009 Campione GP2, 2010 Williams 14° (22 punti, 1 pole), 2012 Force India 11° (63 punti, 1 gpv), 2013 Sauber 10° (51 punti), 2014 Force India 9° (96 punti), 2015 Force India 10° (52 punti), 2015 Vincitore 24 Ore Le Mans WEC Porsche, 2016 Force India 9° (72 punti, 1 gpv), 2017 Renault 10° (43 punti), 2018 Renault 7° (69 punti), 2019 Renault 14° (37 punti), 2020 Racing Point 15° (10 punti), 2022 Aston Martin 22° (0 punti). ⇒ 181 GP, 1 pole, 2 gpv, 521 punti. Miglior risultato in gara: 4°. A tre anni di distanza dalla sua ultima stagione completa in Formula 1, il tedesco fa il suo secondo rientro nella categoria (dopo l’assenza del 2011), chiamato a sostituire il connazionale Mick Schumacher al volante della Haas. Sfumata nel 2020 la possibilità di una chiamata in Red Bull (a vincere il ballottaggio fu Sergio Perez), la carriera di ‘Hulk’ aveva imboccato il viale del tramonto, tanto che si era riciclato a pilota di riserva di Aston Martin, chiamato in quattro occasioni a rilevare i titolari alla prese con il Covid. Esperto e talentuoso – come testimoniato dalla vittoria alla 24 Ore di Le Mans 2015 -, il sogno di Hulkenberg sarà sicuramente quello di salire sul podio, dato che è il leader della sgradevole classifica dei piloti con il maggior numero di gare disputate senza la gioia di salire sul palco delle premiazioni. Altri piloti: PIETRO FITTIPALDI – 25 anni nato a Miami (Stati Uniti) il 25/6/1996, di nazionalità brasiliana. 2 GP, 0 punti.

SCUDERIA ALPHA TAURI Alpha Tauri AT04 – Red Bull

Diretta emanazione di casa Red Bull, l’Alpha Tauri (marchio di abbigliamento dell’azienda di bevande energetiche) non è riuscita a sfruttare adeguatamente la rivoluzione regolamentare, incappando in un 2022 decisamente deludente. La nona posizione finale tra i costruttori è stato un evidente passo indietro – sopravanzata da Aston Martin, Alfa Romeo e Haas – per la squadra che ha perso anche il suo capitano in pista, Pierre Gasly, che ha deciso di unirsi all’Alpine. A far coppia con il confermato – forse per mancanza di alternative – Yuki Tsunoda, ci sarà il quasi esordiente Nyck De Vries, che sarà più motivato che mai a dare il massimo per ripagare la fiducia posta su di lui da Helmut Marko. L’obiettivo del team principal austriaco Franz Tost è quello di migliorare i risultati del passato campionato, ma la concorrenza sarà agguerrita. La sede di Faenza della squadra è stata ereditata dalla Minardi, presente in F1 dal 1985 al 2005, anno in cui ha ceduto le strutture alla Red Bull per la creazione del suo team minore. Da allora Toro Rosso e Alpha Tauri hanno sommato 329 gare disputate, con 2 vittorie e 1 pole position ottenuta. Il miglior posizionamento nella classifica costruttori è il sesto posto, raggiunto in tre occasioni (2008, 2019 e 2021). 21 NICK DE VRIES – 28 anni – nato a Sneek (Olanda) il 6/2/1995. Scadenza del contratto 2023. Carriera: 2014 campione Eurocup Formula Renault 2.0, 2014 campione Formula Renault 2.0 Alps, 2019 campione Formula 2, 2020 campione Formula E, 2022 Williams 21° (2 punti).  ⇒ 1 GP, 2 punti. Miglior risultato in gara: 9°. Miglior risultato in qualifica 8°. Pilota di talento ed esperienza, ha sfruttato come meglio non poteva l’unica possibilità avuta per correre in Formula 1, nell’appuntamento di Monza con la Williams, partendo dalla quarta fila e arrivando nono sotto la bandiera a scacchi. Un risultato stupefacente considerando che si trattava del fine settimana d’esordio del pilota olandese e che la storica scuderia britannica ha sommato la miseria di 8 punti nell’arco dell’intero campionato. Di certo non è comune – nella Formula 1 attuale – vedere un pilota disputare la sua prima stagione completa in carriera nella massima categoria a 28 anni, ma Helmut Marko e l’Alpha Tauri hanno deciso di dare una possibilità a De Vries: sta a lui dare continuità al lampo dello scorso anno. 22 YUKI TSUNODA – 22 anni – nato a Sagamihara (Giappone) l’11/5/2000. Scadenza contratto 2023. Carriera: 2018 campione F4 giapponese, 2021 Alpha Tauri 14° (32 punti), 2022 Alpha Tauri 17° (12 punti). ⇒ 42 GP, 44 punti. Miglior piazzamento in qualifica: 7°. Miglior risultato in gara: 4°. Senza infamia né lode la seconda stagione in Formula 1 dell’unico pilota giapponese del Circus, Yuki Tsunoda. Il confronto diretto con Gasly è stato meno impietoso rispetto al 2022 (8-13 e 9-13 per il francese rispettivamente in qualifica e in gara), ma l’alfiere nipponico non è sembrato mostrare la crescita che si sarebbe augurato Helmut Marko. La situazione dei giovani piloti della Red Bull gli ha però garantito un terzo campionato in Alpha Tauri, che dovrà essere quello della svolta: vederlo arrivare alle spalle di De Vries di certo non costituirebbe una buona base per una nuova riconferma, dato che in ‘quota Honda’ non sta passando inosservata la crescita in F2 di Ayumu Iwasa. Altri piloti: LIAM LAWSON – 20 anni – nato a Hastings (Nuova Zelanda) il 11/2/2000.

WILLIAMS RACING Williams FW45 – Mercedes

Dorilton Capital, fondo di investimento americano che ha rilevato due anni e mezzo fa la storica scuderia britannica fondata da Sir Frank Williams, di certo non aveva immaginato un brusco arretramento di due posizioni tra i costruttori nel 2022. La squadra con sede a Grove (Gran Bretagna) ha infatti collezionato solamente otto punti, ben 27 in meno del team che l’ha preceduta in classifica, vale a dire l’Alpha Tauri. Il team principal Jost Capito ha lasciato la scuderia a fine 2022, ed è stato sostituito da James Vowles che per la prima volta guiderà una squadra, dopo aver a lungo ricoperto il ruolo di responsabile delle strategie Mercedes. I fondi a disposizione sembrano essere tutt’altro che illimitati e gli sponsor non stanno facendo la fila per apporre il proprio marchio sulla monoposto: ci sono insomma tutti i presupposti per una nuova stagione da Cenerentola della griglia. Confermato Alexander Albon, il team ha salutato Nicholas Latifi (e il suo danaroso sponsor Sofina del padre Michael) e ha optato per la promozione del terzo pilota, l’americano Logan Sargeant. In Formula 1 dal 1975 la Williams può vantare 805 GP disputati, con 114 vittorie e 128 pole position. Sono 7 i titoli piloti conquistati (Alan Jones, Keke Rosberg, Nelson Piquet, Nigel Mansell, Alain Prost, Damon Hill, Jacques Villeneuve) e 9 quelli costruttori, in entrambi i casi l’ultimo alloro iridato risale al 1997. L’ultima vittoria in un GP è ben più recente: Spagna 2012 con Pastor Maldonado. 23 ALEXANDER ALBON – 26 anni – nato a Londra (Gran Bretagna) il 23/03/1996, di nazionalità thailandese. Scadenza contratto nel 2023. Carriera: 2019 Toro Rosso/Red Bull 8° (92 punti), 2020 Red Bull 7° (105 punti, 2 podi), 2022 Williams 19° (4 punti). ⇒ 59 GP, 2 podi, 201 punti. Miglior piazzamento in qualifica: 4°. Miglior risultato in gara: 3°. Ingaggiato dalla Williams per sostituire George Russell, Alexander Albon sta provando a rilanciare la propria carriera uscendo dallo scudo Red Bull, sulla scia di quanto fatto da Pierre Gasly in Alpha Tauri. Ma la competitività della FW44 non si è rivelata quella sperata, sebbene il pilota anglo-thailandese abbia dimostrato la sua velocità in qualifica, dove per 7 volte ha superato il Q1 e a Spa ed Austin si è classificato in top10 (sesto e ottavo). La sua integrazione in squadra è stata buona, ma il buon piazzamento ottenuto da De Vries a Monza ha fatto nascere qualche interrogativo sul valore assoluto dei tre piazzamenti a punti ottenuti da Albon nel 2022. 2 LOGAN SARGEANT – 22 anni nato a Fort Lauderdale (Stati Uniti) il 31/12/2000. Scadenza contratto nel 2023. Carriera: esordiente in F1 Gli Stati Uniti avranno un proprio rappresentante sullo schieramento di partenza per la prima volta dal 2015 (Alexander Rossi in Manor), grazie a Logan Sargeant, che ha convinto il team Williams a dargli una possibilità da titolare dopo il 4° posto ottenuto in Formula 2 con Carlin. Il migliore dei debuttanti nella categoria cadetta, che ha ottenuto i punti della Superlicenza proprio all’ultimo fine settimana disponibile, affronterà l’esordio in F1 senza proclami né troppe aspettative e senza aver mai vinto un campionato in carriera, a dispetto delle buone doti mostrate nelle categorie minori. Altri piloti: FRANCO COLAPINTO – 19 anni – nato a Buenos Aires (Argentina) il 27/5/2003. Campione F4 spagnola nel 2019.

IL PRESIDENTE DELLA FIA Mohammed Ben Sulayem è il presidente della Federazione Internazionale dell’Automobilismo, ente che organizza il mondiale di Formula 1. In carica dal dicembre 2021, il 62 enne emiro del Dubai è il successore di Jean Todt e nel suo primo anno al vertice della FIA si è già fatto notare per alcune decisioni che hanno creato qualche attrito con le principali figure di spicco della F1. Basti pensare all’intervento sui regolamenti a stagione in corso con la direttiva tecnica 039 sul porpoising, o alla richiesta ai piloti di non manifestare il proprio pensiero su cause politiche o sociali e ancora all’imposizione di non indossare gioielli durante la guida, per ragioni di sicurezza. Ma non solo, proprio in queste settimane è in atto un braccio di ferro sull’ingresso di nuovi team nella categoria (l’accoppiata americana Andretti-Cadillac e gli asiatici di Panthera): la Federazione vede possibile un allargamento sino a 12 scuderie, mentre le squadre attualmente presenti vorrebbero fare muro, per non dover spartire in altre quote gli attuali dividendi.

Con l’acquisto della Formula 1 nel 2016 da CVC Capital Partners, è iniziata l’era Liberty Media, il colosso delle comunicazioni americano che ha dato nuova linfa alla popolarità della categoria. Marketing, serie tv su Netflix e sempre più fine settimana di gara, alcuni con l’innovativo format delle Sprint, in più la rivoluzione aerodinamica andata in scena nel 2022: la F1 ha fatto breccia nei giovani, tanto che il 34% degli appassionati nel 2021 seguiva la categoria da cinque anni o meno. John C. Malone ha chiamato come presidente e amministratore delegato una figura ben conosciuta nel paddock, quella di Stefano Domenicali, che due anni fa ha rilevato le redini della F1 da Chase Carey. 58 anni di Imola, Domenicali ha alle sue spalle una lunga militanza in Ferrari (1991-2014) dove scalò le gerarchie sino a ricoprire il ruolo di team principal, ma anche in Audi (2014-2016) e in Lamborghini (2016-2020).

LA DIREZIONE GARA La rimozione del precedente direttore di gara, Michael Masi, dopo i noti fatti di Abu Dhabi 2021, ha portato la FIA a scegliere la strada di un binomio per sostituirlo, quello formato da Niels Wittich ed Eduardo Freitas. Per il 2023 resterà solo il primo. Per il futuro il presidente Ben Sulayem ha già espresso la volontà di formare altri direttori di gara, per avere un costante ricambio al vertice. La direzione gara è l’organismo deputato alle sanzioni nel corso del weekend di gara. Niels Wittich. 50 enne di Erlensee, cittadina tedesca dell’Assia, ha ricoperto il ruolo di Direttore di Gara del DTM, ma anche della Formula E e della Formula 3. Ha ricoperto diversi incarichi in seno alla Federazione in oltre 20 anni di servizio, anche come ispettore di pista.

• FINE SETTIMANA DI GARA E SISTEMA DI PUNTEGGIO – Formato weekend tradizionale: al venerdì mattina 60 minuti di PL1, al venerdì pomeriggio 60 minuti di PL2; al sabato mattina 60 minuti di PL3, al sabato pomeriggio le qualifiche suddivise in 18 minuti di Q1 (dove vengono eliminati i 5 piloti più lenti), 15 minuti di Q2 (dove vengono esclusi i 5 piloti più lenti) e 12 minuti di Q3; alla domenica pomeriggio la gara di 300 km. – Assegnazione punti gara domenicale: se viene percorso il 75% dei giri 25 al 1°, 18 al 2°, 15 al 3°, 12 al 4°, 10 al 5°, 8 al 6°, 6 al 7°, 4 all’8°, 2 al 9° e 1 al 10°. 1 punto per il giro più veloce in gara (se fatto segnare da uno dei primi 10 classificati). – Formato weekend con Sprint: al venerdì mattina conferenza stampa piloti e 60 minuti di PL1, al venerdì pomeriggio le qualifiche (che formeranno la griglia di partenza della Sprint) suddivise in 18 minuti di Q1 (dove vengono eliminati i 5 piloti più lenti), 15 minuti di Q2 (dove vengono esclusi i 5 piloti più lenti) e 12 minuti di Q3; al sabato mattina 60 minuti di PL2, al sabato pomeriggio la Sprint di 100 km, che formerà la griglia di partenza della gara lunga; domenica pomeriggio gara classica da 300 km. – Assegnazione punti weekend Sprint: per la Sprint 8 punti al 1°, 7 al 2°, 6 al 3°, 5 al 4°, 4 al 5°, 3 al 6°, 2 al 7° e 1 all’8°; nella gara tradizionale 25 al 1°, 18 al 2°, 15 al 3°, 12 al 4°, 10 al 5°, 8 al 6°, 6 al 7°, 4 all’8°, 2 al 9° e 1 al 10°. 1 punto per il giro più veloce nella gara tradizionale (se fatto segnare da uno dei primi 10 classificati). – In un massimo di due eventi nel 2023 (ancora non comunicati) ci sarà un format differente di qualifica, allo scopo di valutarne l’introduzione per i campionati successivi. In Q1 sarà concesso l’utilizzo di sole gomme a mescola Hard, in Q2 sole Medie e in Q3 sole Soft. In ognuno di questi eventi i piloti avranno a disposizione 11 set da asciutto, invece dei 13 classici.

•PENALITA’ Complessa è la regolamentazione riguardante le punizioni da infliggere a piloti e team. La Direzione Gara può sanzionare in diversi modi un comportamento scorretto mostrato in pista da un pilota o da un team: le penalità più comuni sono a livello di tempo – solitamente 5″ o 10″ – da scontare alla sosta ai box o come somma sul tempo di gara, ma è possibile incappare anche in un drive-through (il pilota deve sfilare in corsia box a velocità limitata) o uno stop-and-go di 10 secondi. Si possono sommare sino a 2 reprimende nel corso dell’anno, la terza comporterà un arretramento in griglia automatico di dieci posizioni. Ovviamente è a discrezione dei Commissari la squalifica di un partecipante, che può avvenire anche durante la gara con l’esposizione della bandiera nera. Ogni sanzione può comportare per il pilota una sottrazione di punti sulla patente. Si parte da quota 12, e serve un anno per vedersi sottratti i singoli punti accumulati per ogni infrazione. Per un discorso di contenimento dei costi, il numero di componenti di cambio e power unit a disposizione dei team è limitato. Un superamento della cifra prestabilita comporterà un arretramento sulla griglia di partenza. Si potranno utilizzare quattro cambi nel 2023, la quinta unità comporterà 5 posizioni di penalità sullo schieramento. Per quanto concerne la power unit, a ogni pilota è consentito l’utilizzo di 3 turbocompressori, 3 MGU-H, 3 MGU-K, 2 batterie, 2 elementi di elettronica di controllo, e 8 sistemi di scarico. Se si supereranno questi tetti, 10 posizioni in griglia per la prima sostituzione, 5 per la successiva e arretramento sul fondo dello schieramento per le seguenti. Una sostituzione del telaio implica una partenza dalla corsia box. Piuttosto indefinite e da analizzare caso per caso sono le penalità relative allo sforamento del tetto di spesa (budget cap). Secondo la normativa attualmente in vigore, le violazioni procedurali possono comportare sanzioni pecuniarie e/o penalità sportive minori (in caso di circostanze aggravanti) come specificato nel regolamento finanziario. Una violazione di spesa minore (<5% di tetto massimo) può comportare sanzioni finanziarie e/o penalità sportive minori. Solo una violazione di spesa eccessiva (>5% di limite di costo) se confermata prima dal pannello giudicante del Cost Cap comporterà una detrazione obbligatoria di punti del Campionato Costruttori e può comportare ulteriori penalità finanziarie e/o sanzioni sportive materiali. Nel 2022 tre team sono stati trovati non in regola per i bilanci 2021, ovvero Aston Martin e Williams in violazione procedurale (sanzionate con una multa) e la Red Bull in violazione procedurale e infrazione di spesa minore (7 milioni di dollari di multa e detrazione del 10% del tempo spendibile sullo sviluppo).

•AERODINAMICA AD HANDICAP Il meccanismo di handicap aerodinamico è entrato progressivamente in vigore nel 2021, entrando a pieno regime soltanto nel 2022. L’idea di fondo è un’attribuzione delle ore a disposizione per le analisi in galleria del vento e delle risorse per le simulazioni virtuali, tenendo conto sia delle ore di simulazione che del numero di processori, in maniera inversamente proporzionale alla classifica del campionato costruttori. Dal 1° gennaio fino al 25 giugno, i valori base per i vari parametri sono 1200 ore per l’occupazione della galleria del vento, 960 test eseguibili e 240 ore di Wind on Time. A questi si applica poi un coefficiente C, valido anche per le risorse al CFD, il cui valore è del 75% per Ferrari, 80% per Mercedes, 85% per Alpine e così via fino ad arrivare a Williams, accreditata del 115%. Aston Martin, settima nell’ultimo Mondiale, avrà il 100% delle risorse, mentre Red Bull, che in condizioni normali avrebbe avuto un coefficiente del 70%, vede il suo valore ridursi al 63% a causa della penalità per l’infrazione del budget cap 2021. Pertanto, rispetto a Red Bull Mercedes avrà fino al 25 giugno un vantaggio di 163 test eseguibili, 204 ore di occupazione della galleria in più e 41 ore di Wind on Time in eccesso. Il vantaggio della scuderia di Brackley su Ferrari è invece di 30 ore di Wind on Time, 60 ore di permanenza in galleria e 48 test in più. Occhi puntati anche sulle ampie differenze tra Alpine e Aston Martin, da molti indicata come una potenziale aspirante al quarto posto finale. La squadra di Lawrence Stroll avrà infatti 180 ore di occupazione in più rispetto ad Alpine, oltre che un vantaggio di 144 test e 36 ore di Wind on Time. Di seguito la tabella con le risorse assegnate ad ogni squadra dal 1° gennaio al 25 giugno. Gli attuali valori per l’handicap aerodinamico sono calcolati in base alla classifica costruttori 2022 e resteranno in vigore fino al termine della venticinquesima settimana del 2023, vale a dire fino al 25 giugno. Da lì in avanti le tabelle verranno ricalcolate sulla base della classifica di campionato dopo il Gran Premio del Canada.

•I PREMI AI TEAM Le scuderie stipulano con la FOM (Formula One Management, società che gestisce i diritti di trasmissione, organizzazione e promozione della categoria) un accordo, chiamato Patto della Concordia. Si tratta di un’intesa commerciale che regola la partecipazione al mondiale di F1 e il trattamento economico spettante alle scuderie, e il più recente è stato entrato in vigore nel 2021 e scadrà nel 2025. I termini dell’accordo sono strettamente confidenziali, ma alcune ricostruzioni hanno riferito la struttura dei pagamenti: una parte del denaro dipende dalla posizione ottenuta dalla classifica costruttori della stagione precedente (il campione prende il 14%, il decimo il 6%), un’altra fetta è divisa in base ai risultati dell’ultimo decennio e premia la top3 della graduatoria di ogni campionato, e un’ultima quota spetta solamente alla Ferrari, come bonus storico come unico team partecipante a tutte le edizioni del mondiale.

•LE BANDIERE Regolano la comunicazione visiva in pista tra piloti e Commissari. – Verde  – Segnala la ripresa della velocità normale, è cessato il pericolo in pista. – Gialla  – Può essere singola o doppia in base alla gravità, indica una situazione di pericolo in pista. I piloti devono diminuire la velocità in pista e non effettuare sorpassi nella zona segnalata. Quando viene segnalato l’ingresso della vettura di sicurezza, la Safety Car, c’è una bandiera gialla con il cartello SC accanto. – Rossa  – La sessione viene sospesa, le vetture devono tornare ai box a velocità ridotta. Utilizzata per gravi incidenti o situazioni che rendono la pista impraticabile e pericolosa. – Blu  – Viene segnalata ad un doppiato o ad una vettura lenta, avvisando l’arrivo di una macchina più veloce. Il pilota in questione deve agevolare la manovra di sorpasso. – Bianca – Poco utilizzata, segnala la presenza in pista di un veicolo lento. – Nera – Indica la squalifica del pilota, è accompagnata da un cartello con il numero di gara della monoposto in questione. – Bianca e nera – Divisa a metà in  diagonale, accompagnata dal cartello con il numero di gara del pilota, segnala a quest’ultimo un avvertimento per comportamento antisportivo. – Nera con cerchio arancion e  – Anche qui abbinata a un cartello con il numero, segnala problemi tecnici al pilota. – Gialla a  strisce rosse  – Pista scivolosa, solitamente in occasione di pioggia o olio sul tracciato. – A scacchi – Simboleggia la fine della corsa.

•GOMME PIRELLI: COSA CAMBIA NEL 2023 L’azienda italiana fornisce in esclusiva gli pneumatici per la Formula 1 dal 2011 e porta in pista tre mescole da asciutto in base alle caratteristiche del tracciato. Scelte tra una gamma di cinque, vengono denominate Soft (banda rossa), Media (banda gialla) o Hard (banda bianca) in base alla composizione, conseguentemente, alla velocità di degrado. Nel 2022 si è passati dalle gomme da 18 pollici a quelle da 13. Ci sarà continuità tecnica rispetto alla scorsa stagione, fatta eccezione per la nuova struttura degli pneumatici. Per ovviare alle problematiche emerse a inizio anno l’azienda italiana ha optato per irrobustire il prodotto 2023, al fine di scendere di pressione con un maggiore grip garantito dalla gomma, influenzando allo stesso tempo il bilanciamento della monoposto. La struttura sarà più rigida e assicurerà una maggiore resistenza strutturale, per permettere di poter scendere con la pressione anteriore e garantire alla gomma di lavorare meglio.

•CALENDARIO La grande novità del calendario 2023 di F1 è ovviamente il ritorno del Gran Premio di Las Vegas su un tracciato completamente nuovo che vedrà le vetture sfrecciare su un rettilineo lunghissimo nella celebre ‘Strip’ della città del Peccato. Le tappe previste sono 23 condensate in nove mesi dal momento che la prima gara è in programma in Bahrain il 5 marzo e l’ultima invece è prevista ad Abu Dhabi il 26 novembre.

*Weekend contraddistinti dal format Sprint con una gara anche al sabato e l’anticipo delle Qualifiche al venerdì.

•ORARI TV Sky ha rinnovato il proprio accordo in esclusiva con la Formula 1 sino al 2027 e trasmetterà tutto il mondiale sui propri canali satellitari e su Internet attraverso la piattaforma Now. In chiaro su TV8 verranno trasmessi alcuni appuntamenti in diretta (sicuramente GP dell’Emilia Romagna e GP d’Italia) e i restanti in differita.

*Weekend ‘Sprint’ con anticipo delle Qualifiche al venerdì al posto delle PL2, gara al sabato e Gran Premio sempre la domenica. ** Il Gran Premio della Cina è stato cancellato e non verrà sostituito TBC = ‘To be confirmed’, ovvero da confermare

•SAFETY CAR E MEDICAL CAR

Le Safety Car (l’auto di sicurezza che neutralizza la corsa) e Medical Car (la macchina di primo soccorso) per la stagione 2023 sono state affidate nuovamente a Mercedes e Aston Martin. La casa tedesca porterà sui circuiti di F1 i modelli più potenti, l’AMG GT Black Series come Safety Car e l’AMG GT 63 S come Medical Car. Il sistema di segnalazione della Safety Car è perfettamente integrato nel veicolo. La caratteristica più evidente della Safety Car 2022 è l’assenza della consueta barra luminosa sul tetto, che avrebbe interferito con l’equilibrio aerodinamico. Nella parte anteriore, il sistema di segnalazione è incorporato nella zona superiore del parabrezza, mentre le luci rivolte all’indietro sono state elegantemente integrate nello spoiler posteriore. Tutte le funzioni di segnalazione vengono fornite tramite luci a LED. L’accelerazione e la velocità massima sono più che sufficienti relativamente a quanto richiesto dalla FIA. La versione di serie della Mercedes-AMG GT Black Series completa lo sprint da zero a 100 km/h in 3,2 secondi e raggiunge la velocità massima di 325 km/h. Per quanto riguarda la Medical Car, la Mercedes-AMG GT 63 S 4MATIC+ debutta in Formula 1 quest’anno, sostituendo la precedente C 63 S AMG Station wagon. Si tratta dell’auto medica più veloce della storia del campionato di F1. Il motore biturbo V8 da 4,0 litri eroga una potenza massima di 470 kW (639 CV) e accelera la coupé quattro porte con assetto di serie da zero a 100 km/h in 3,2 secondi. La sua velocità massima è di 315 km/h. Come per la safety car, il motore V8, la trasmissione AMG Speedshift MCT 9G, i supporti motore dinamici e il differenziale autobloccante posteriore elettronico sono gli stessi della normale versione stradale. Ulteriori differenze rispetto al veicolo di serie sono invece i fari e le luci posteriori con funzione di segnalazione, nonché la targa posteriore illuminata con scritta “auto medica”. All’interno del bagagliaio si trova il set completo di equipaggiamento di emergenza, tra cui defibrillatore, autorespiratore e due estintori portatili. Quando il portellone posteriore è aperto si attivano luci lampeggianti aggiuntive. Per tenere d’occhio la gara, ci sono tre tablet e un monitor aggiuntivo per lo specchietto retrovisore elettronico, installato nella plancia lato passeggero. Aston Martin ha confermato il suo doppio impegno in Formula 1. Accanto alle monoposto che si parteciperanno al mondiale con Lance Stroll e Fernando Alonso, il marchio britannico schiererà anche due vetture stradali che si occuperanno della sicurezza del campionato: si tratta della Vantage e della DBX che sono state confermate rispettivamente come Safety Car e Medical Car per la metà degli appuntamenti della stagione 2023 di F1. L’Aston Martin Vantage Safety Car del 2021 ha ispirato la Vantage F1 Edition, la Vantage più veloce e incentrata sulla pista fino ad oggi e la massima espressione di prestazioni e dinamismo. La vettura è equipaggiata con apposite antenne radio montate sul lato della carrozzeria, una targa posteriore a LED e una barra luminosa a LED montata sul tetto. All’interno dell’abitacolo è presente l’apposito sistema di smistamento della FIA, che mostra luci corrispondenti a eventuali bandiere di avvertimento mostrate in pista, in modo analogo a quanto accade sulle monoposto di Formula 1. L’Aston Martin DBX utilizzata come auto medica è spinta da un propulsore in grado di erogare una potenza di 550 CV e 700 Nm di coppia che consente di scattare da 0 a 100 km/h in 4,5 secondi, raggiungendo una velocità massima di 292 km/h. L’impiego di DBX ha consentito poi anche lo sviluppo e l’evoluzione del SUV di Gaydon, consentendo al marchio britannico di portare su strada la DBX 707, la versione più estrema del modello a ruote alte inglese. A bordo dell’auto medica sarà presente tutta l’attrezzatura specifica, con la dotazione di sedili sportivi approvati dalla FIA con cinture di sicurezza a 6 punti, pannelli di sicurezza e uno schermo TV che consentirà al medico di seguire lo svolgimento della corsa ed eventuali incidenti in cui intervenire.

•STATISTICHE ALBO D’ORO MONDIALE PILOTI

TITOLI PILOTI VINTI 7 Michael Schumacher, Lewis Hamilton 5 Juan Manuel Fangio 4 Alain Prost, Sebastian Vettel 3 Jack Brabham, Jackie Stewart, Niki Lauda, Nelson Piquet, Ayrton Senna 2 Alberto Ascari, Jim Clark, Graham Hill, Emerson Fittipaldi, Mika Hakkinen, Fernando Alonso, Max Verstappen. 1 Giuseppe Farina, Mike Hawthorn, Phil Hill, John Surtees, Denny Hulme, Jochen Rindt, James Hunt, Mario Andretti, Jody Scheckter, Alan Jones, Keke Rosberg, Nigel Mansell, Damon Hill, Jacques Villeneuve, Kimi Raikkonen, Jenson Button, Nico Rosberg.

TITOLI COSTRUTTORI VINTI 16 Ferrari 9 Williams 8 McLaren, Mercedes 7 Lotus 5 Red Bull 2 Cooper, Brabham, Renault 1 Vanwall, BRM, Matra, Tyrrell, Benetton, Brawn.

VITTORIE GP PILOTI – Top10 103 Lewis Hamilton 91 Michael Schumacher 53 Sebastian Vettel 51 Alain Prost 41 Ayrton Senna 35 Max Verstappen 32 Fernando Alonso 31 Nigel Mansell 27 Jackie Stewart 25 Jim Clark, Niki Lauda.

VITTORIE GP COSTRUTTORI – Top10 242 Ferrari 183 McLaren 125 Mercedes 114 Williams 92 Red Bull 81 Lotus 35 Brabham, Renault 27 Benetton 23 Tyrrell.

POLE POSITION PILOTI – Top10 103 Lewis Hamilton 68 Michael Schumacher 65 Ayrton Senna 57 Sebastian Vettel 33 Jim Clark, Alain Prost 32 Nigel Mansell 30 Nico Rosberg 29 Jean Manuel Fangio 26 Mika Hakkinen.

POLE POSITION COSTRUTTORI – Top10 242 Ferrari 156 McLaren 136 Mercedes 128 Williams 107 Lotus 81 Red Bull 51 Renault 39 Brabham 15 Benetton 14 Tyrrell.

GIRI PIU’ VELOCI IN GARA PILOTI – Top10 77 Michael Schumacher 61 Lewis Hamilton 46 Kimi Raikkonen 41 Alain Prost 38 Sebastian Vettel 30 Nigel Mansell 28 Jim Clark 25 Mika Hakkinen 24 Niki Lauda 23 Juan Manuel Fangio, Nelson Piquet, Fernando Alonso.

GIRI PIU’ VELOCI IN GARA COSTRUTTORI – Top10 259 Ferrari 162 McLaren 133 Williams 100 Mercedes 84 Red Bull 76 Lotus 41 Brabham 36 Benetton 33 Renault 20 Tyrrell.

PODI PILOTI – Top10 191 Lewis Hamilton 155 Michael Schumacher 122 Sebastian Vettel 106 Alain Prost 103 Kimi Raikkonen 98 Fernando Alonso 80 Ayrton Senna 77 Max Verstappen 68 Rubens Barrichello 67 Valtteri Bottas.

PODI COSTRUTTORI – Top10 798 Ferrari 494 McLaren 313 Williams 281 Mercedes 234 Red Bull 197 Lotus 124 Brabham 103 Renault 102 Benetton 77 Tyrrell.

GP DISPUTATI PILOTI – Top10 356 Fernando Alonso 350 Kimi Raikkonen 323 Rubens Barrichello 310 Lewis Hamilton 307 Michael Schumacher 306 Jenson Button 299 Sebastian Vettel 269 Felipe Massa 256 Riccardo Patrese 252 Jarno Trulli.

GP DISPUTATI COSTRUTTORI – Top10 1052 Ferrari 924 McLaren 805 Williams 606 Lotus 430 Tyrrell 400 Renault 394 Brabham 373 Sauber 340 Minardi 326 Ligier.

CAMPIONE DEL MONDO PIU’ GIOVANE: 23 anni 134 giorni Sebastian Vettel CAMPIONE DEL MONDO PIU’ ANZIANO: 46 anni 41 giorni Juan Manuel Fangio MAGGIOR NUMERO DI STAGIONI DISPUTATE: 19 Michael Schumacher, Rubens Barrichello, Kimi Raikkonen, Fernando Alonso PIU’ GP CON LA STESSA SQUADRA: 200 Lewis Hamilton con Mercedes PILOTA PIU’ GIOVANE AL VIA DI UN GP: 17 anni 166 giorni Max Verstappen PILOTA PIU’ ANZIANO AL VIA DI UN GP: 55 anni 292 giorni Louis Chiron MAGGIOR NUMERO VITTORIE GP CONSECUTIVE: 9 Sebastian Vettel PIU’ VITTORIE IN STAGIONE: 15 Max Verstappen PIU’ VITTORIE NELLA STESSA SQUADRA: 82 Lewis Hamilton su Mercedes STAGIONI CONSECUTIVE CON ALMENO 1 GP VINTO: 15 Michael Schumacher, Lewis Hamilton PILOTA PIU’ GIOVANE A VINCERE UN GP: 18 anni 228 giorni Max Verstappen PILOTA PIU’ ANZIANO A VINCERE UN GP: 53 anni 22 giorni Luigi Fagioli MAGGIOR NUMERO POLE CONSECUTIVE: 8 Ayrton Senna MAGGIOR NUMERO POLE IN UNA STAGIONE: 15 Sebastian Vettel MAGGIOR NUMERO PODI CONSECUTIVI: 19 Michael Schumacher MAGGIOR NUMERO PODI IN UNA STAGIONE: 18 Max Verstappen MAGGIOR NUMERO PUNTI IN CARRIERA: 4405,5 Lewis Hamilton MAGGIOR NUMERO PUNTI IN STAGIONE: 454 Max Verstappen VELOCITA’ MASSIMA IN GARA: 372,5 km/h Valtteri Bottas.

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gli orari delle prove libere e qualifiche dovrebbero essere anticipati come una volta e gara alle 14 .comunque ottimo articolo

Articolo eccellente. Segnalo solo un piccolo errore di cui mi sono accorto: il mondiale piloti 1966 vinto da Jack Brabham su Brabham-Repco, non su Lotus-Climax.

Domani prendo ferie e lo leggo tutto! ?

Grandissimi complimenti, articolo non facile da fare anche perché è molto lungo e non sarà stato veloce farlo, grazie mille!

Mondiale 2023 vince Ferrari con Sainz Mercedes seconda con Russell. E redbull ultima perchè squalifica per irregolarità.

6 nuove coppie in f1…non male!

Grazie! Bellissimo! Ma… non potete farne una versione PDF da scaricare?

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