Sfogliando la gamma 2014 di TV Sony, un gradino appena sotto l'ottimo X9 che abbiamo già recensito su queste pagine, troviamo la serie X85, sempre con pannello Ultra HD ma design, se possiamo usare questo termine, meno "impegnativo". La serie X9 è infatti caratterizzata dal nuovo design a cuneo con i diffusori stereo in bella vista ai lati del TV che aumentano non poco le dimensioni del TV. L'X85, che abbiamo provato questa settimana nella versione da 65 pollici, segue invece la filosofia opposta, nascondendo tutto quello che può e offrendo un design decisamente minimale. Cambiamenti solo estetici o anche più profondi? Vediamo di capirlo.
Eliminato il sistema audio completo del modello superiore, l'X85 si presenta come un TV dal design davvero molto semplice. Fatta eccezione per la distintiva barretta luminosa che troviamo su tutta la gamma di TV di quest'anno, il frontale del TV è praticamente privo di qualsiasi dettagli estetico.
Ciò che stupisce del TV è il ridottissimo spessore della cornice intorno ai lati del display, che specie sul modello da 65 pollici fa sembrare le immagini quasi davvero a filo del bordo del TV. Senza la necessità di mantenere la cassa acustica per i diffusori dell'X9, sparisce completamente il distintivo profilo a cuneo, per cui l'X85 visto lateralmente è completamente "piatto" e spesso pochi centimetri. Rimangono i particolari "piedini" di appoggio che possono essere fissati o ai bordi oppure in posizione più centrale in caso di disposizione su un mobile più stretto della larghezza del TV.
L'X85 è contraddistinto da una cornice estremamente sottile. Spariti i diffusori dell'X9, viene meno l'esigenza del particolare profilo a cuneo del top di gamma.
La qualità della costruzione, nonostante le finiture non siano forse raffinate come la superficie piano black dell'X9, è comunque di livello alto, con un bel profilo laterale in alluminio, ottime giunture tra i vari elementi della cornice tra frontale e spigoli e un rivestimento del pannello sufficientemente robusto. L'X85 restituisce insomma quella sensazione di prodotto premium che in parte ci si aspetta anche da un TV di questa fascia di prezzo.
Nessuna sorpresa sul fronte collegamenti, con un parco connessioni completo. Con l'ultimo aggiornamento del firmware è stata sbloccata la funzionalità dual tuner.
Il parco connessioni è completo e include tutto quello che possiamo aspettarci da un TV di fascia alta. Disposti lateralmente, ci sono 4 ingressi HDMI 2.0, di cui due compatibili MHL, ben tre porte USB, di cui una ad alta potenza per il collegamento di hard disk esterni per la funzione PVR, uscita mini-jack stereo per le cuffie, doppio tuner DVB-T2 e DVB-S2, slot per moduli common interface. Direttamente rivolti verso il muro troviamo l'ingresso component con annesso audio stereo analogico, audio digitale ottico e la porta di rete per il collegamento a Internet tramite connessione cablata. Il WiFi è naturalmente integrato e il TV supporta il WiFi Direct oltre il Bluetooth, utilizzato per gli accessori come il telecomando touch. Se proprio dovessimo lamentarci di qualcosa, vista la fascia di prezzo, è l'assenza di un ingresso DisplayPort, per sfruttare al meglio il pannello Ultra HD con un PC.
In dotazione troviamo, oltre al telecomando tradizionale, appunto anche il one-flick remote, dispositivo pensato per agevolare l'utilizzo delle funzionalità interattive del televisore. Si tratta dello stesso telecomando in dotazione all'X9, quindi con NFC per l'accoppiamento veloce di smartphone e tablet Sony in Miracast per il mirroring dello schermo.
Il telecomando tradizionale, in plastica, è molto affollato intorno al pad di navigazione di costruzione un po' economica.
Il telecomando tradizionale è di fattura un po' troppo economica a nostro avviso, soprattutto vista la classe del TV, e durante l'utilizzo abbiamo notato come il pad per la navigazione dei menù, oltre a essere piccolo e apparentemente poco robusto, sia anche poco reattivo. Meglio in questo caso il one-flick remote, con il quale occorre familiarizzare un pochino all'inizio.
Menù e funzionalità sono del tutto analoghi a quelli della serie X9 e degli altri TV smart del produttore giapponese. La nuova piattaforma offre un sistema di raccomandazione dei contenuti sia televisivi che dei servizi on demand di Sony, a cui viene dato molto risalto nella sezione del menù dedicata ai contenuti multimediali. Ciò rende un filo più macchinoso passare alla riproduzione di file da periferiche USB o dai contenuti sulla propria rete locale. Il lettore multimediale è abbastanza completo e supporta la riproduzione anche di file video con risoluzione Ultra HD. La sezione dedicata alle app include molte applicazioni ma in realtà quelle interessanti sono poche. Tra queste, oltre a Skype, segnaliamo Facebook, Twitter, YouTube e Vimeo. Twitter è integrato anche nella funzione social view che consente di vedere i tweet relativi alle ashtag dei programmi che stiamo guardando. Il video seguente è relativo alla prova del TV Sony W805, ma funzioni e interfaccia sono del tutto analoghe:
Il menù delle impostazioni di immagine è identico a quello visto anche sulla serie X9 e presenta quindi le stesse limitazioni tra cui l'assenza di un CMS per la regolazione avanzata dei colori. In realtà, come ci accingiamo a vedere, non se ne sente la mancanza, visto che il preset di fabbrica è già vicino al riferimento e comunque con un minimo di regolazione quasi tutti i parametri vanno a posto da soli. Il profilo di immagine più vicino a un'impostazione home theater è quello denominato Cinema 1 e che presenta sia un bilanciamento della scala di grigi che una colorimetria abbastanza corretti.
C'è anche un profilo denominato Cinema 2 e che attiva alcune elaborazioni Sony e in particolare un espansione dello spazio colore che spinge fuori riferimento la saturazione di primari e secondari dal 50% circa in su. Con i controlli a disposizione è possibile ottenere un migliore bilanciamento del bianco che porta ancora più vicino al riferimento anche i primari e i secondari, ottenendo un profilo decisamente accurato. Rimane una leggera sovrasaturazione del rosso, ma nulla che possa essere considerato fuori dalla norma per un display consumer.
Durante la calibrazione abbiamo anche portato il gamma a 2.4 utilizzando l'apposito parametro (di default è impostato a 2.2), ottenendo un buon comportamento della scala di grigi. Ciò che non impressiona è il rapporto di contrasto che si ferma a circa 1060:1 frenato da un livello del nero davvero molto elevato: 0,110 cd/mq è un dato che non passa inosservato quando il modello superiore, l'X9005B, vantava una luminosità di 0,021 cd/mq sul nero. Il valore è stato ottenuto tra l'altro abbassando la retroilluminazione fino ad ottenere una luminosità di 120 cd/mq sul bianco di riferimento, valore più adatto per la visione in sala oscurata. Il TV Sony spegne la retroilluminazione solo in presenza di una schermata completamente nera o assenza di segnale, condizione che chiaramente non si verifica mai guardando un qualsiasi contenuto, mentre ha una sorta di global dimming dinamico, molto meno efficace del local dimming del modello superiore, e che solo in determinate situazioni permette di avere un livello del nero intorno alle 0,09 cd/mq. L'input lag, infine, in modalità gioco si attesta sui 39 ms.
Basta un pannello Ultra HD per fare un buon televisore? Sono tanti gli aspetti che rendono un'immagine bella da vedere e la risoluzione è solo una di questi elementi. La riprova è proprio questo TV Sony che è un prodotto molto diverso dall'ottimo X9005B che abbiamo provato qualche mese fa. Se la risoluzione è la stessa del modello superiore e l'X8505 è in grado di offrire immagini di tutto rispetto con scene molto luminose, purtroppo è anche un TV meno convincente in termini di un altro importante parametro, il rapporto di contrasto. Questo per via di un sistema di retroilluminazione da cu ci aspettavamo di più dopo quanto visto con l'X9 e che è causa essenzialmente di due problematiche che abbiamo riscontrato durante la nostra prova di visione: mancanza di uniformità dello schermo e un livello del nero elevato.
Come per la serie X9, anche in questo caso abbiamo in dotazione una webcam che però nella cornice non ci stava propria ed è stata montata sul lato superiore del TV.
Se l'X9 ci aveva convinti proprio per l'eccellente tecnologia di local dimming, in questo caso ci troviamo davanti a un LCD LED Edge con un "global dimming" meno sofisticato. Il risultato è che, specie durante la visione in sala oscurata, il più delle volte le immagini sono annacquate dall'alone della retroilluminazione con il nero che non è mai davvero tale. E così, fatta eccezione appunto per le scene molto luminose, il quadro appare un po' slavato e poco contrastato fino ad arrivare, nelle sequenze davvero scure, a un livello del nero davvero elevato, tanto che persino con le luci in sala accese, il nero appare spesso grigio. Il controllo dinamico della retroilluminazione se attivato su minimo mitiga un po' la situazione (a intensità superiore entra in gioco un'enfatizzazione digitale del contrasto), ma il suo intervento è appunto un palliativo molto diverso dal local dimming dell'X9 e in definitiva meno efficace. A ciò si aggiunge appunto la mancanza di uniformità che si nota ogni qualvolta ci sono dei movimenti laterali della macchina da presa, con l'effetto "schermo macchiato". L'esemplare giunto in redazione mostrava sia clouding vicino ai bordi (specie sul bordo superiore vicino all'attacco della webcam sulla cornice), che una sorta di leggero vertical banding meglio visibile visualizzando una schermata grigia.
Un po' un peccato, perché per il resto il TV Sony offre un'eccellente resa cromatica, con colori saturi e brillanti, ma anche molto equilibrati, forse il vero punto di forza di questo modello. Come detto, nelle scene più luminose la resa è esemplare, specie con contenuti nativi 4K dove è possibile apprezzare dettaglio incredibile, precisione nelle sfumature e una buona dinamica complessiva. Purtroppo anche i contenuti in 4K non possono fare molto nelle scene meno luminose (uno stesso spezzone di Elysium fornitoci da Sony non ne è uscito molto valorizzato dal TV), e la maggiore risoluzione da sola non riesce a compensare il basso rapporto di contrasto. A ciò si aggiunge una risoluzione in movimento che si risolleva unicamente abilitando la funzione MotionFlow che però introduce quell'effetto telenovela che magari non a tutti piace. Per quanto riguarda l'elaborazione di immagine X-Reality Pro vale quanto avevamo già detto per l'X9005B: l'upscaling dei contenuti in alta definizione è in generale buono e offre immagini compatte e profonde, ma non lavora molto bene sugli elementi di grafica fissa (sottotitoli, titoli di testa e di coda, menù dei dischi, ecc.), e se si calca la mano diventa evidente un po' di edge enhancement sui contorni principali. Nel complesso però l'elaborazione è sicuramente efficace nello sfruttare al meglio il pannello Ultra HD anche in assenza di contenuti nativi. Tutto sommato piacevole la resa dei contenuti in definizione standard del digitale terrestre, considerando la mole di upscaling necessario per la visualizzazione sul pannello Ultra HD, segno di un buon lavoro svolto dal processore.
Sul versante audio chiaramente l'X9 con i suoi diffusori dedicati era tutto un altro pianeta, ma nel complesso l'X85 se la cava discretamente per quanto chiaramente non possiamo aspettarci prestazioni da impianto home theater. La resa sulle basse frequenze manca di impatto, ma nel complesso per un TV così sottile la risposta non è male.
Rispetto al modello superiore X9, la serie X85 fa a meno del sistema di diffusori completo e del design più sofisticato, differenze che valgono un taglio del prezzo di circa 700 euro a parità di pollici dello schermo. Nei ben 3500 euro di prezzo di listino, quindi non proprio da TV di fascia media, non c'è spazio però per la retroilluminazione local dimming, che spinge il modello superiore su tutto un altro livello per quanto riguarda la qualità di immagine. E così, nonostante la buona resa cromatica e la risoluzione del pannello, il TV Sony non è diverso da tanti altri TV LCD LED Edge, accomunati da una resa in termini di rapporto contrasto poco soddisfacente, specie se si cerca un TV da utilizzare in ambito home theater.
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